Cristina Marino, attrice, modella ed esperta di fitness, racconta a OK Salute e Benessere spiega il metodo da lei inventato, chiamato Befancyfit e incentrato su esercizi semplici adatti a tutti. È in questo modo che, una quarantina di giorni dopo il parto, ha ripreso ad allenarsi senza difficoltà.
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Cristina Marino: «In gravidanza per 36 settimane non ho rinunciato al fitness»
Sono convinta che la mia esperienza è stata vissuta da tante altre donne. Nei primi mesi di gravidanza guardare il mio corpo che cambiava mi ha un po’ spaventata. Non ero abituata a vedermi così gonfia, per via della ritenzione idrica, e, più che incinta, sembravo una che avesse esagerato a tavola… Appena la pancia è diventata più evidente è iniziato un fantastico viaggio. Per viverlo con serenità devi essere pronta ad accoglierlo, e io lo ero. Dopodiché è stato tutto in discesa e per quanto madri, zie, amiche facciano a gara per dispensare consigli, solo la futura mamma sa realmente di che cosa ha bisogno. Io, per esempio, per 36 settimane non ho rinunciato al fitness e, nonostante tutti mi dicessero che ero pazza, stavo benissimo. Ho semplicemente ascoltato il mio corpo, come ho sempre fatto nella mia vita, in cui l’attività fisica occupa uno spazio fondamentale e imprescindibile. Tanto che, una quarantina di giorni dopo il parto, ho ripreso ad allenarmi senza alcuna costrizione, in modo naturale, e ciò è stato determinante nel farmi tornare rapidamente in forma.
Allenamenti dai 20 ai 50 minuti massimo
Io sono una grande appassionata di fitness e più che uno sport lo considero come una disciplina mentale. Non è una serie di addominali in più a fare la differenza sul risultato finale, ma il fatto di considerare l’allenamento un appuntamento inderogabile. Partendo da questo principio ho ideato un metodo, chiamato Befancyfit, incentrato su esercizi semplici adatti a tutti. Devo precisare che non sono soltanto il volto di rappresentanza di una piattaforma fitness, io sono una personal trainer certificata Coni e ho testato tutti i miei allenamenti in fasi diverse della mia vita, compresi gravidanza e puerperio, anche per verificare eventuali errori e apportare i necessari aggiustamenti. Gli allenamenti durano dai 20 ai 50 minuti massimo, a seconda del grado di intensità, e possono essere eseguiti ovunque. È necessario avere con sé due sole cose: il tappetino e la testa. La seconda, soprattutto, è fondamentale, perché senza determinazione si può mettere il tappetino nello sgabuzzino e dedicarsi altro.
Cristina Marino: «Amarsi permette di amare»
La concentrazione, la respirazione, la consapevolezza contano ben più del numero di ripetizioni. E so benissimo quanto può essere difficile per una neomamma, alla prese con poppate, lavatrici, insicurezze, paure, pensare di dedicare anche solo mezz’ora della propria giornata all’esercizio fisico. Ma è importante, perché prendersi cura di se stesse, cioè amarsi, permette di amare anche gli altri, figli in primis. Quello che suggerisco a chi sta cercando di conquistare una nuova forma fisica (non necessariamente dopo il parto) non è intraprendere una vita di stenti e dedicarsi ad allenamenti «militari», ma creare una nuova quotidianità in cui considerare l’allenamento un appuntamento imprescindibile. Non è un’imposizione, è una scelta: si decide di ricavare trenta minuti (dieci tolti dai social network, dieci dalle telefonate con gli amici e dieci dalla serie tv preferita) per dedicarli a se stessi, in un’ottica di lungo termine per ottenere benefici sia dal punto di vista fisico sia psicologico.
Viva le patatine fritte!
Gli addominali scolpiti saranno il premio alla costanza e non alla fatica, costanza frutto della combinazione tra allenamento e stile di vita sano. A cominciare dall’alimentazione. Meglio lasciar perdere diete chetogeniche, dissociate, iperproteiche, perché non sono sostenibili, né dall’organismo né dalla mente. Nel libro Il mio metodo Befancyfit spiego che persino le patatine fritte possono essere incluse nell’alimentazione, perché ciò che fa la differenza è la quantità, il modo con cui si abbinano gli alimenti e la consapevolezza quando ci si siede a tavola. Nel dubbio, affidatevi ai veri esperti di nutrizione. Nonostante io mi sia sempre autogestita dal punto di vista alimentare, durante la gravidanza ho sentito la necessità di chiedere aiuto a un’esperta in grado di indirizzarmi nella ricerca di un nuovo equilibrio, perché le nausee avevano scombussolato la mia routine a tavola.
Cristina Marino