L’arrivo della nuova sotto variante indiana di Omicron risale allo scorso 2 giugno nel Paese asiatico. Il nome scientifico è BA.2.75, arriva direttamente da Omicron 5, o BA.5. Al momento sembra in crescita in diverse parti del mondo.
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Sotto variante indiana: pochi dati, sappiamo che le mutazioni più importanti hanno cambiato la proteina Spike
Al momento non ci sono studi scientifici su questa nuova sotto variante. Si possono trovare solo discussioni sul web tra esperti internazionali. Si tratta di una sotto variante di seconda generazione. Sappiamo che ha nove mutazioni sulla proteina Spike, che è quella con cui i virus agganciano ed entrano nelle cellule umane per riprodursi. Potrebbe eludere sia gli anticorpi naturali, sia quelli innescati dalla vaccinazione.
In alcuni Paesi si sta diffondendo molto velocemente
Sono queste mutazioni che con ogni probabilità la rendono più contagiosa. Si sta diffondendo a grande velocità oltre che in India, anche in Nuova Zelanda, Canada e Germania. Da noi nessun esperto l’ha ancora identificata. Non si può dire se diventerà predominante o meno.
Sotto variante indiana: l’assenza di restrizioni facilita le mutazioni
Come si diceva mancano ancora pubblicazioni scientifiche su questa sotto variante. La maggior parte degli esperti italiani e internazionali sostengono che il venir meno delle restrizioni spinge il coronavirus a trasformarsi per diventare sempre più contagioso. Non possiamo ancora conoscere gli effetti della BA.2.75.
Il virus continuerà a mutare
Insomma come abbiamo imparato da quando siamo in pandemia è molto difficile potersi esprimere fino a quando mancano dati certi forniti dalle autorità sanitarie. Ecco perché la stragrande maggioranza degli esperti dice di avere cautela, ma senza spaventarsi. Si andrà incontro a diverse mutazioni anche nei prossimi mesi, tutto sta nel vedere quali diventeranno le varianti dominanti e se il virus diventerà più o meno pericoloso dal punto di vista dei sintomi.
I nuovi vaccini funzioneranno contro questa sotto variante indiana?
Si sta lavorando anche ai vaccini anti Covid aggiornati proprio alle ultime varianti. Il vaccino mRNA aggiornato sul ceppo BA.1 potrebbe “essere approvato” per settembre. Lo ha affermato l’Agenzia italiana del farmaco. Per quelli su BA.5 che si avvicinano moltissimo alle ultime sotto varianti bisognerà aspettare invece il prossimo inverno. Sarà sicuramente raccomandato a tutte le persone per cui è consigliato il vaccino antinfluenzale, in primis fragili e persone sopra i 60 anni.