Bambini o genitori positivi, una convivenza che può risultare complicata. Con l’aumento del numero delle persone positive, sono tante le famiglie costrette a dividersi tra isolamento e quarantena. La quarantena è il periodo che si deve rimanere in casa dopo aver avuto un contatto stretto con un positivo. L’isolamento è il lasso di tempo che dobbiamo isolarci dagli altri perché abbiamo avuto un tampone positivo. La situazione è più complicata quando in famiglia c’è uno o più bambini piccoli e quindi non in grado di badare a loro stessi. L’Ospedale Bambino Gesù di Roma ha dedicato una lunga analisi a questa situazione.
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Bambini o genitori positivi: distanza fisica quando possibile e mascherine
La prima regola, laddove sia possibile, è dividere le persone della famiglia positive da chi non lo è. Quindi ci vorrebbe una stanza ad hoc. L’ideale sarebbe anche non usare lo stesso bagno, altrimenti bisogna disinfettarli dopo ogni utilizzo. È opportuno procedere a un’attenta igienizzazione della casa e arieggiare il più possibile le stanze. I pavimenti vanno lavati quotidianamente con alcol, candeggina o altri prodotti capaci di neutralizzare i virus.
Attenzione al cambio pannolini
La mascherina e la distanza possono aiutare ad abbassare il rischio. Anche i guanti in lattice possono essere utili. La cosa migliore da fare è che se ne occupi solo un genitore, in modo da non moltiplicare le possibilità di contagio. Com’è noto il coronavirus si annida anche nelle feci. Se il bambino dovesse usare ancora il pannolino, bisogna prestare particolare cautela durante questa operazione.
Bambini o genitori positivi: lavare separatamente i vestiti
Il lavaggio dei vestiti della persona infetta meglio farlo in modo specifico, dividendoli da quelli degli altri familiari. L’alta temperatura e l’utilizzo di igienizzanti dovrebbe farci stare tranquilli, ma perché rischiare? Lo stesso va fatto con le stoviglie e i giocattoli. Sappiamo che i bambini portano tutto alla bocca. Quindi i giochi devono essere igienizzati prima di farglieli usare.
Allattamento ok, attenzione all’aerosol
Attenzione a usare l’aerosol. Può aumentare il rischio di trasmissione della malattia. È necessario quindi che il genitore utilizzi mascherina e guanti monouso mentre aiuta il bambino a fare l’aerosolterapia. È possibile continuare l’allattamento, visto che è minimo il rischio di trasmettere il virus attraverso il latte materno. La mamma indosserà anche in questo caso la mascherina, avendo cura di lavarsi bene le mani prima e dopo l’allattamento.
Bambini o genitori positivi: il momento dei pasti
Se il bimbo ha più di 2 anni, si provare a fargli indossare una mascherina. Se non è in grado di mangiare da solo, uno dei due genitori o chi per lui o lei può imboccarlo sempre utilizzando mascherina e guanti monouso. Meglio mangiare in un’altra stanza per evitare di stare troppo vicini con la mascherina abbassata.