News

Covid-19, i consigli per tenere sotto controllo lo stress

La pandemia da Covid-19 ha trasformato abitudini e stili di vita e questo ha portato a un aumento dei livelli di stress e ansia tra gli italiani, sia sul piano individuale che collettivo. Ad affermarlo una ricerca di Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica, condotta in collaborazione con Human Highway.

Come si manifesta lo stress

Come spiega Piero Barbanti, Professore di Neurologia all’Università San Raffaele di Roma, «lo stress è una reazione normale dell’organismo che si verifica quando le condizioni esterne a noi cambiano e si determina una situazione inattesa. Esistono due tipi di stress: uno buono o fisiologico, che permette di compiere azioni che ci fanno superare i problemi, e uno cattivo che si ha quando la reazione che determina lo stress non è strettamente legata al fattore scatenante, ma si attiva per un nonnulla e rimane attiva, abbassando la soglia di scatenamento dello stress, con danni di tipo ossidativo e infiammatorio all’organismo nel tempo. I campanelli di allarme – continua il Prof. Barbanti – sono rappresentati da quei sintomi che non hanno una base organica consistente e sono persistenti: difficoltà a concentrarsi, sensazione di tensione, sonno non riposante e mal di testa, ma anche tensione muscolare, respiro corto e affannato, variazione del battito cardiaco, alterazione dei quantitativi salivari, bruciore allo stomaco e disturbi legati alla sfera sessuale».

Gruppo San Donato

Ricorrere ai farmaci di automedicazione è un’abitudine diffusa

Chiedere consiglio al medico e assumere farmaci di automedicazione sono i due comportamenti più diffusi in caso di piccoli disturbi legati allo stress, adottati rispettivamente dal 42,7% e dal 41,7% degli intervistati. Seguono la richiesta di consiglio al farmacista (21,6%), ad amici e parenti (16,4%) e il ricorso al web (12,6%). Ricorrere ai farmaci di automedicazione è un’abitudine più femminile, mentre gli uomini tendono a rivolgersi al medico, ad amici e parenti, e al web.

«Esistono farmaci di automedicazione utili per la gestione dei sintomi da stress. In primo luogo quelli che facilitano il sonno poiché nel sonno il cervello si autoricarica e si prepara ad affrontare possibili situazioni stressanti in maniera sistematica», spiega Barbanti. «L’automedicazione non è importante solo nel momento in cui si presentano i sintomi, ma serve a distogliere l’attenzione dalle problematiche derivanti dallo stress. Soffrire ricorrentemente di stress può portare a quello che viene chiamato disturbo da sintomi somatici o disturbo da ansia di malattia, prima definito come ipocondria».

Sonno, alimentazione corretta e sport aiutano a contrastarlo

Ci sono, inoltre, comportamenti che possono aiutare a limitare lo stress. Secondo la ricerca, sonno e alimentazione corretta quelli più diffusi per prendersi cura di sé, adottati rispettivamente dal 39% e dal 34% del campione. Seguono sport e attività fisica (23,8%), più tipico degli uomini che delle donne, e il prendersi del tempo per dedicarsi alle proprie attività preferite, stare da soli, con i propri affetti, o a contatto con la natura.

«Praticare un’attività motoria è importante, poiché in quel caso l’attività cerebrale è subordinata a quella fisica. Un’altra attività di grande aiuto è leggere un buon libro. La lettura impone al nostro cervello di sognare e rallentare, di produrre immagini diverse da quelle che vediamo sugli schermi tutto il giorno. Riguardo gli alimenti alcol e caffè sono da limitare, così come i cibi contenenti grassi saturi che aumentano i livelli d’infiammazione. In questo senso seguire una buona dieta mediterranea è il miglior antidoto» conclude Barbanti.

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio