Coronavirus chi si può spostare? È questa la domanda che si pongono in molti. Innanzitutto ricordiamo quali sono le zone rosse e quali quelle arancioni. Le limitazioni sono in vigore dalla notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo. Al momento dureranno fino al 3 aprile.
In questo articolo
Coronavirus chi si può spostare? La zona arancione
È zona arancione:
- tutta la Regione Lombardia, ad eccezione dei dieci comuni che fanno parte della zona rossa;
- 5 province della Regione Emilia Romagna: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini;
- 1 provincia delle Marche: Pesaro e Urbino;
- 5 province del Piemonte: Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli;
- 3 province del Veneto: Padova, Treviso, Venezia.
Coronavirus chi si può spostare in questa zona?
Il decreto spiega che si può entrare e uscire da questa zona «soltanto per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute».
Il decreto è entrato in vigore di notte. Quindi chi deve rientrare a casa sua, o meglio presso il proprio domicilio, la propria abitazione e residenza lo può fare. Non ci si può spostare da una «zona arancione» all’altra se non per comprovate esigenze.
Quali sono queste comprovate esigenze?
Esigenze di lavoro
Chi deve uscire da una di queste zone dovrà chiarire perché ha bisogno di spostarsi. In caso di lavoro servirà un documento comprovante l’esigenza lavorativa o una lettera del proprio datore di lavoro.
Esigenze sanitarie
Chi deve uscire o entrare in queste zone per motivi sanitari dovrà presentare un certificato medico che attesti la reale necessità.
Cosa succede con bus, metro, treni e aerei?
I mezzi pubblici urbani possono essere presi senza limitazioni particolari, fermo restando il metro di distanza tra una persona e l’altra.
Treni e aerei viaggiano regolarmente, ma bisogna dimostrare di avere comprovate esigenze di viaggio.
Coronavirus chi si può spostare: chi deve fare i controlli?
Saranno i prefetti a occuparsi dell’esecuzione delle misure previste. I controlli saranno effettuati dalle forze dell’ordine. Sono stati istituiti posti di blocco ai caselli autostradali e controlli all’interno degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie.
Chi non rispetta le limitazioni cosa rischia?
Chi non rispetta le misure previste dal decreto infrange l’articolo 650 del codice penale, che prevede l’arresto fino a tre mesi e un’ammenda fino a 206 euro.
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