Le vacanze estive non sono più un miraggio così lontano e molti sognano già di rifugiarsi in qualche angolo di paradiso. In previsione di un’esposizione intensiva ai raggi solari, c’è chi corre nei centri estetici per sottoporsi a qualche lampada abbronzante, convinto che ciò possa ripararlo da scottature e altri disturbi cutanei.
Lampade abbronzanti: bisogna farle prima di esporsi al sole?
In realtà si tratta solo di un luogo comune. Sottoporsi a lampade e docce abbronzanti per preparare la pelle al sole estivo non ha alcuna valenza scientifica, anzi. Venti minuti di esposizione ai raggi della lampada equivalgono a 200/300 minuti sotto al sole naturale del mese di agosto e ciò comporta esattamente gli stessi gravi rischi.
Allora come ci si può proteggere?
L’unico modo efficace per non correre il rischio di scottarsi e sviluppare, in futuro, un tumore della pelle, è difendersi con creme solari adatte al proprio fototipo (scopri qui quello a cui appartieni), da applicare almeno ogni due ore per avere massima protezione. Sarebbe meglio evitare gli orari centrali della giornata (dalle 11 alle 16) ma se proprio non ce la fate a resistere al richiamo della spiaggia, bisogna stare all’ombra e proteggersi molto. La protezione deve essere almeno 30 dalle 11 alle 15.
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