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Igiene personale
Appena svegli, tornati dal lavoro, dopo l’attività fisica, prima di andare a dormire. Solo nell’arco di 24 ore sono tante le volte in cui utilizziamo gli asciugamani del bagno. Chi più, chi meno, in base alle proprie abitudini e alla propria routine quotidiana. Ma cosa si accumula sugli asciugamani che usiamo in bagno per pulirci viso e corpo? E ogni quanto andrebbero lavati e sostituiti con quelli puliti?
Frequenza di cambio
Il consiglio dei microbiologi è quello di cambiare gli asciugamani, di cui ogni membro della famiglia dovrebbe possedere un set personale, dopo tre utilizzi. Il lavaggio ideale è a 60 gradi con un prodotto antibatterico. In caso di umidità eccessiva, si consiglia un cambio anche più frequente
Cosa si accumula
Se l’asciugamano inizia a emanare uno strano odore, vuol dire che vi stanno crescendo popolazioni di microbi e che va lavato. Non dimenticate che gli asciugamani si utilizzano per pulirsi e asciugarsi il corpo e hanno tutti gli “ingredienti” che permettono la proliferazione batterica: microbi, residui cellulari che servono a nutrirli, l’umidità che garantisce un habitat ideale a pH neutro, le alte temperature.
Fatene buon uso
Un asciugamano non diventerà mai pericoloso e fonte di infezioni perché quella che si accumula è tutta “farina del vostro sacco”. A meno che non condividiate gli asciugamani con altre persone: questo è il modo migliore per scambiarsi batteri come lo Staphylococcus aureus e varie infezioni. Insomma, la biancheria deve essere assolutamente personale.
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