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Quando la mandibola “scricchiola”
State per addentare un boccone e avvertire un “clac”, magari accompagnato anche da dolore, a livello della mandibola? Tranquilli, siete in buona compagnia. «A molte persone capita di sentire un rumore subito davanti all’orecchio, cioè nella regione temporo-mandibolare» conferma Tito Marianetti, chirurgo estetico maxillo-facciale e ortognatico. «Questo disturbo può subentrare a causa di problemi intra-articolari o muscolari ma nella maggior parte delle volte a scatenarlo è la posizione o l’occlusione scorrette della mandibola, che risulta “fuori posto”» continua il dottore.
Le cause di una mandibola fuori posto
«La mandibola si può trovare fuori posto perché è cresciuta troppo e “scivola” in avanti. In questo caso si parla di progenismo e, per intenderci, è ciò che aveva il celebre Totò» spiega Marianetti. «Altrimenti il disturbo è causato da una mandibola posizionata troppo indietro rispetto al mascellare superiore, che è prominente. Qui invece si parla di prognatismo o malocclusione di seconda classe dento-scheletrica». continua il chirurgo.
I disturbi associati
alla mandibola fuori posto
La mandibola fuori posto si associa quasi sempre a forti dolori a livello dell’articolazione temporo-mandibolare «e spesso si irradiano verso la testa, causando cefalee, o il collo, con le cervicalgie» ricorda Marianetti. «Inoltre, con una mandibola troppo protrusa o troppo retrusa, non si mastica correttamente e quindi si verificano delle alterazioni nella digestione, nella respirazione e nella dizione. La lingua, non essendo nella sua sede opportuna, schiaccia la colonna respiratoria e ostacola la pronuncia».
A chi ci si deve rivolgere
«La figura professionale di riferimento è il chirurgo maxillo-facciale, che della mandibola ha fatto il centro della sua specialità. In una équipe multidisciplinare ci sono anche l’ortodontista, cioè il dentista specialista in ortodonzia, e lo gnatologo, che si occupa di definire bene i problemi a livello articolare» spiega il dottor Marianetti.
I trattamenti possibili
A seconda del disturbo presentato, che può interessare solo l’articolazione o tutta la mandibola, si possono intraprendere trattamenti diversi. «Ne esiste uno conservativo e provvisorio che prevede l’utilizzo di un bite in associazione a farmaci miorilassanti che permettono di distendere la muscolatura di quella regione» ricorda Marianetti. «In alternativa, se si vuole correggere completamente il disturbo, bisogna ricorrere all’intervento chirurgico, che consente di riposizionare la mandibola avanti o indietro a seconda delle necessità. L’operazione permette, dunque, di sistemare occlusione e posizione» conclude il chirurgo.
Chiara Caretoni
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