Un periodo buio, di paura e depressione. Patty Pravo ora ne è uscita e riguarda ai mesi passati, fatti di dolore e concerti cancellati. Racconta al settimanale Gente quello che ha vissuto a cavallo dell’estate, quando ha deciso di annullare le date del tour. «Mi si è chiusa la gola, non riuscivo più a respirare», confida. «Non capivo niente, ero in uno stato di totale incoscienza. Ricordo che mi sono detta: “Basta, è finita”. Ho creduto di morire».
Un attacco di panico che ha avuto lungo strascichi, peggiorando sempre più. «Non dormivo più, i farmaci erano come acqua, le notti interminabili, a fissare il soffitto credendo di impazzire. La sera salivo sul palco divorata dalla stanchezza e dall’ansia», spiega la cantante veneziana.
Una depressione con cui la ragazza del Piper, 64 anni, ha dovuto fare i conti, scegliendo di staccare i contatti col mondo esterno. «Allora mi sono chiusa in camera, al buio, i telefoni spenti», racconta. «Ho passato giorni interi stesa a letto, senza pensare né parlare, senza riuscire a piangere o a toccare cibo».
Ha annullato i concerti (il suo staff spiegò che non si sentiva più all’altezza e che preferiva lasciare «per amore e rispetto della musica e del pubblico»), ha affrontato mesi difficili. Ora ne è uscita, anche grazie all’affetto dei fan e a un nuovo grande progetto firmato Emergency. «Voglio partire per l’Africa con Gino Strada, aiutare sul campo chi sta peggio di noi», racconta. «Dopo aver ricevuto tanto, credo sia giunto il momento di dare. Ai bambini soprattutto».
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