Papa Francesco vive con un solo polmone intero da quando ha 21 anni (oggi ne ha 76): parte dell’altro organo gli fu asportato in seguito alle complicazioni di una polmonite grave.
Un fattore che potrebbe minare la salute di Jorge Mario Bergoglio, proclamato pontefice mercoledì 13 marzo? No, spiega Sergio Harari (puoi chiedergli un consulto), direttore dell’unità operativa di pneumologia dell’ospedale San Giuseppe di Milano. «Chi ha un solo polmone vive una vita essenzialmente normale, ancor più se è stato asportato solo un lobo polmonare, come pare sia successo al Papa», dice. «Qualche problema, a livello di affaticamento, lo può dare l’asportazione totale».
Il vescovo di Buenos Aires, nato nel 1936, subì l’asportazione di parte del polmone destro a 21 anni: cosa accadde, lo spiega il libro-biografia Il gesuita, scritto da Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin. Dopo giorni di febbre e dolori, al giovane Papa Francesco venne diagnosticata una polmonite grave. La malattia venne tenuta sotto controllo ma si svilupparono tre cisti e, dopo qualche tempo, il futuro pontefice (il primo sudamericano nella storia) fu sottoposto a un’operazione per asportargli la parte superiore del polmone destro (lobectomia).
Proprio questo «deficit», secondo alcuni, era stato uno dei motivi per cui Papa Francesco aveva chiesto, durante il conclave che avrebbe eletto Benedetto XVI, di non votarlo. Ma in realtà l’assenza di parte di un polmone non crea problemi. «Una limitazione significativa negli sforzi, soprattutto dopo tanti anni, avviene invece se manca un polmone intero e in particolare se si tratta del destro, il più grande dei due», chiarisce Harari.
In particolare, la pneumonectomia (asportazione totale) causa affanno, limitazioni negli sforzi, affaticamento. «E non bisogna dimenticare che i polmoni hanno un ruolo essenziale anche nella circolazione del sangue», spiega Dario Olivieri (puoi chiedergli un consulto), docente di malattie dell’apparato respiratorio all’Università di Parma. «Per questo l’assenza di un intero polmone può destare qualche problema a livello circolatorio, affaticando il cuore e causando l’ipertensione polmonare».
Federica Maccotta – OK Salute e benessere