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Occhio all’etichetta
Per riconoscere gli oli essenziali di qualità bisogna leggere attentamente la sua etichetta. È meglio diffidare di quelle boccette anonime, senza specifiche, che spesso troviamo su alcune bancarelle, così come di quei prodotti importati che presentano indicazioni molto vaghe sulla provenienza. Bisogna controllare sempre in etichetta se siano presenti il nome della pianta da cui è stato estratto l’olio essenziale e il luogo dove è stato prodotto, verificando se la filiera è lineare (cioè se il produttore ha anche coltivato la pianta) e se ci sono certificazioni di qualità produttiva, ad esempio nel caso di un prodotto biologico.
Gli oli essenziali sono veri e propri farmaci
Gli oli essenziali non devono essere considerati come banali profumatori d’ambiente o rimedi fai-da-te contro ogni malanno. In realtà questi prodotti sono dei veri e propri farmaci vegetali ad ampio spettro d’azione. Sono capaci di agire sul nostro corpo e sul nostro cervello e, come tutti i farmaci, possono avere controindicazioni ed effetti collaterali anche gravi. Al loro interno, infatti, sono presenti sostanze come fenoli, alcoli, aldeidi e chetoni che possono essere potenzialmente tossiche per fegato, reni e sistema nervoso centrale.
Attenzione a bambini, cani e gatti
Il loro utilizzo è del tutto controindicato nella prima infanzia, nelle donne in gravidanza, in allattamento. Risulta perfino rischioso per i nostri amici a quattro zampe. Eppure, uno degli errori più comuni che commettiamo è proprio quello di mettere gli oli essenziali nei diffusori e negli umidificatori dei caloriferi per profumare gli ambienti. Per profumare gli ambienti è più opportuno usare le essenze naturali.
Cautela per i massaggi
Gli oli essenziali vanno sempre miscelati in oli vegetali (ad esempio, l’olio di mandorle o di calendula) e mai usati puri. Possono diventare irritanti e caustici sulla pelle. Sarebbe meglio non utilizzarli neanche nei cosmetici fai-da-te, soprattutto per lunghi periodi. Il rischio è dietro l’angolo. Sappiamo che gli oli essenziali, come tutti i profumi, agiscono sull’amigdala, il centro cerebrale delle emozioni, e possono creare una sorta di dipendenza.
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