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Maya Sansa: il mal di testa è passato col bite

«Soffrivo di cefalea e non capivo il perché. Poi ne ho parlato alla dentista: lei mi ha osservato la bocca e ha scoperto che la causa era il bruxismo» racconta l'attrice. Leggi la testimonianza integrale di Maya Sansa

«Mi perseguitava una orribile cefalea e io che facevo? Sì, stoica sopportavo», spiega Maya Sansa. Fino a che non ne ha parlato con la dentista, che ha osservato la bocca e ha esclamato: «Eccola qua la vera causa: il bruxismo!». Così, l’attrice ha scoperto che il suo disturbo cominciava dal letto… Ecco la confessione di Maya Sansa a OK Salute e Benessere.

Un cerchio alla testa perenne

«Avete presente quando si dice un cerchio alla testa? È esattamente quello che succede a me da un paio d’anni. All’improvviso l’aureola che non ho, pesante, cala sulla fronte, si ferma all’altezza degli occhi e inizia a stringere. Se non prendo di corsa provvedimenti, è la fine. Il cerchio resta per ore. E l’assurdo è che se vado a dormire nulla cambia: quando mi sveglio è ancora lì.

Gruppo San Donato

Le prime volte tolleravo

Anche in mezzo alla gente, facevo finta di nulla. Sì, cerco se possibile di sopportare il dolore. “Maya, sei stoica!”, mi dicono tutti gli amici prendendomi in giro. Merito dell’educazione che mi hanno dato mia madre e soprattutto mia nonna, una giornalista combattiva metà istriana e metà austriaca che mi ha insegnato a tenere duro.

I guai aumentavano quando ero stanca

Dopo qualche mese in cui il disturbo iniziava a diventare un po’ troppo frequente, ne ho parlato col mio omeopata, che mi segue da anni. Lo so, gli scienziati negano che l’omeopatia sia efficace, ma io la seguo fin da quand’ero piccola. E anche mia madre è da sempre una patita delle terapie alternative.

Provo con rimedi omeopatici

Per carità: riconosco l’importanza della medicina ufficiale, quella degli specialisti e degli ospedali, che salvano ogni giorno migliaia di vite. Penso però che spesso si abusi dei farmaci: ho amiche che viaggiano senza motivo con beauty case pieni zeppi di pasticche, una cosa inconcepibile. Tornando alla mia terribile emicrania, l’omeopata mi ha consigliato i granuli di Belladonna 30 Ch: quando inizio a sentire dolore, ne metto tre sotto la lingua e li faccio sciogliere.

Ribadisco: so che sui giornali seri (compreso OK) non si dà valore a questi rimedi. Però io provo comunque un senso di sollievo, e li uso soprattutto quando devo affrontare situazioni di particolare tensione, quelle che potrebbero favorire la stanchezza e quindi il mal di testa, appunto.

Alla ricerca della causa

Tipo quando ho girato il film In ascolto, per la regia di Giacomo Martelli: si passava da scene sul Monte Bianco a 15 gradi sotto zero ad altre nel caldo torrido di Roma, 35 sopra. Stressante è dire poco… Siccome però sono una testa dura, non mi basta cancellare il sintomo. Ho voluto capirne la causa.

La visita dalla dentista

Su consiglio di un’amica, ne ho parlato con la mia odontoiatra. “Secondo me tutto dipende dal bruxismo“, mi ha spiegato. Io ho sgranato gli occhi e lei ha aggiunto: “Significa che quando lei dorme digrigna molto i denti. Stringi oggi, stringi domani, l’articolazione della mandibola si sovraccarica, i muscoli si indolenziscono e arriva il mal di testa“.

Com’è riuscita a capirlo? Dal fatto che in alcuni punti i denti sono usurati. Fino a quel momento mai nessuno mi aveva fatto notare il problema, nemmeno il mio compagno, Fabrice Scott. Forse perché mentre ho i miei attacchi di bruxismo non sono molto rumorosa… O forse lui non si sveglia neanche a cannonate, figuriamoci per colpa dei miei molari!

Ogni sera indosso il mio paradenti da pugile

Il rimedio che l’odontoiatra mi ha proposto è un bite, un apparecchio che ha costruito su misura per me. Va portato di notte e impedisce, durante il digrignamento, di fare movimenti sbagliati, quelli che poi mi procurano mal di testa. Assomiglia un po’ ai paradenti dei pugili. La prima sera che l’ho usato mi sono sentita molto Carnera, e Fabrice ha voluto augurarmi la buonanotte con un dritto…»

Maya Sansa

(testo raccolto da Diletta Grella per OK La salute prima di tutto dell’agosto 2008)

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