Si chiama doposole per un motivo preciso: dopo l’esposizione ai raggi solari, la pelle è più soggetta a disidratazione e desquamazione, danni che una normale crema idratante non è in grado di riparare da sola. Quindi, se la cute ha “sete”, bisogna armarsi di creme e sieri idratanti da utilizzare con regolarità ogni giorno dopo la spiaggia. Il doposole, inoltre, è un prezioso alleato per prolungare l’abbronzatura. L’esposizione al sole, infatti, sottrae alla pelle liquidi e sostanze protettive, rendendola visibilmente più secca. Quali prodotti scegliere e come utilizzarli?
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Cosa deve contenere un doposole
Un doposole deve contenere componenti idratanti ed emollienti che aiutano il ripristino del corretto bilancio idrolipidico della barriera cutanea. In questo modo si rallenta il turnover cellulare, si riduce la desquamazione e il colorito dura più a lungo.
Per un’azione lenitiva cercare prodotti formulati con estratti di aloe, dalla proprietà rinfrescante e antinfiammatoria. Oppure sostanze come pantenolo e camomilla, per la calmare le irritazioni. Inoltre, un doposole arricchito con vitamina C ed E può migliorare le naturali difese della pelle, rimediando ai danni del fotoinvecchiamento. Per rinfrescare, invece, sono usati cetriolo e mentolo.
Doposole: latte, spray, gel o gocce?
I doposole si trovano in diverse forme. Il latte è consigliato per l’applicazione quotidiana dopo la doccia. Il gel è preferito dagli uomini perché non unge. Gli spray sono perfetti per chi non vuole spalmare la crema e massaggiare il corpo. Mentre le gocce sono concentrate e sono indicate per il viso.
Come e quando applicare il doposole
Il doposole va applicato sulla pelle asciutta e pulita, dopo la doccia. In caso di arrossamenti può dare sollievo, ma se si tratta di scottature più gravi è meglio consultare il medico. Può essere usato anche al rientro in città al posto della crema idratante e l’anno successivo, se la data di scadenza lo permette (i mesi di durata dall’apertura sono indicati nel simbolo di un vasetto).