Dopo un lungo inverno trascorso in casa a causa della pandemia non vediamo l’ora di andare al mare. Spiaggia, sole, bagni, ore sul lettino? Sì, ma sempre ben protetti, ricordano gli esperti della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (Sidemast). Secondo i dermatologi, a causa del lockdown la nostra pelle si è ulteriormente sensibilizzata e quindi va ben protetta con un’esposizione graduale e creme da usare al mare, in montagna e in città. E per chi ha macchie sul viso, nei, cicatrici, acne e una pelle che si disidrata facilmente, ecco quattro consigli specifici.
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Macchie sul viso
La crema va applicata in media ogni due ore. Ma anche dopo un bagno o una doccia prolungata e dopo aver sudato molto o aver fatto sport. Perché anche se una crema è resistente all’acqua, in genere queste attività ne diminuiscono la capacità di protezione. Le macchie pigmentate sul viso purtroppo con il sole tendono a peggiorare. Per cui occorre mettere sempre una protezione alta e possibilmente usare un cappello a falde larghe. Questa raccomandazione vale non solo al mare, ma anche in città.
Nei
I nei non vanno protetti né con protezioni più alte (per esempio gli stick 50+), né con cerotti. La stessa protezione solare, media o alta, va applicata uniformemente su tutto il corpo. Compresi nei e cicatrici.
Acne
Anche se l’abbronzatura ha come effetto quello di “mascherare” l’acne, di fatto sole e salsedine non sono molto utili per la cura dell’acne. Anche perché, non dimentichiamolo, tendono a disidratare la pelle. Per cui vale la regola generale. Idratare la cute ed esporsi gradualmente sempre ben protetti. Anche durante l’estate possono essere utilizzati prodotti specifici per curare l’acne, ma devono essere prescritti dal dermatologo.
Pelle disidratata
L’acqua di mare o il cloro delle piscine contribuiscono a disidratare la pelle. Per questo motivo bisogna sciacquare il viso con acqua dolce o con acque termali in versione spray e applicare spesso creme idratanti.