Il matrimonio è un processo in continua evoluzione e possiamo individuare 4 fasi della vita di una coppia, come raccontano E. Bader e P. Pearson nel loro libro Quest of the Myhtical Mate – Alla ricerca del compagno mitico (1988). Ognuna può rappresentare un periodo di crisi da affrontare con la giusta tensione e con la consapevolezza che si sta affrontando una fase di maturazione della coppia.
Simbiosi
Questa è la fase dell’innamoramento, della grande passione in cui c’è una fortissima idealizzazione dell’altro. Da innamorati si percepiscono solo le somiglianze, si annullano le differenze, si attribuisce più fiducia all’altro che a se stessi, si delega all’altro la soddisfazione dei propri bisogni. È la fase in cui si dice al partner: «Ti amo perché ho bisogno di te».
Differenziazione
La differenziazione si innesca nel momento in cui iniziamo ad “aprire gli occhi”: non lo vediamo più idealizzato ma nella sua realtà. Una situazione che genera sentimenti contradditori: potremmo essere delusi nel riscontrare differenze che non avevamo visto prima o, al contrario, essere entusiasti di iniziare a scoprire l’altro nella sua unicità. È un passaggio delicato: se uno dei due non è pronto al cambiamento avrà il timore che questo possa distruggere il rapporto anziché farlo evolvere.
L’aprire gli occhi può anche far pensare di aver sbagliato persona e, in quest’ottica, non deve stupire che sia proprio questa la fase in cui si instaurano relazioni con altre persone spinti a volte dal desiderio di rivivere l’innamoramento.
La fase della differenziazione comporta la riscoperta di se stessi nel mondo, del pensare in maniera indipendente. Ma questo, comunque, non significa la fine del sentimento.
Sperimentazione
La caratteristica saliente di questa fase è «la distanza», la coppia è competitiva e non c’è empatia: è lo stadio in cui prevale il «me». In questa fase è difficile scendere a compromessi, negoziare, c’è distacco emotivo e rabbia scaturita dal fatto che nessuno dei due partner vuole mollare. Assumersi le proprie responsabilità e la responsabilità della propria rabbia in questa fase è importante.
Riavvicinamento e interdipendenza
È la fase in cui si risolvono i conflitti insieme, e quando ci si confronta si mettono in discussione i contenuti, non la persona. Il difetto del partner ora fa sorridere, si è indipendenti ma al tempo stesso si vuole dare all’altro e si è in grado di farlo.
Difficoltà e conflitti vanno dunque affrontati nell’ottica di far crescere il rapporto, di mantenere il dialogo e la fiducia reciproca, e il “senso del noi” (se vuoi approfondire leggi qui).
La sessualità
Nelle fasi di conflitto l’allontanamento può coinvolgere anche la vita sessuale della coppia e se ci sono disturbi o problemi affrontarli può essere ancora più complesso. Ma se entrambi i partner desiderano superare il periodo di crisi il consiglio è quello di chiedere aiuto al sessuologo.
L’andrologo e il ginecologo sono i punti di riferimento nel caso di disturbi come problemi di erezione per lui o di difficoltà e dolore nel rapporto per lei, un sintomo, quest’ultimo, che non va mai trascurato e di cui vanno ricercate le cause. Attribuirvi un significato puramente psicologico di “mancanza di desiderio” è sbagliato: potrebbe trattarsi infatti di vulvodinia, patologia ancora poco conosciuta e che non dà segni evidenti di irritazione nella zona genitale. Ne sperimenterebbe i sintomi, nel corso della vita, ben il 10% delle donne (per sapere quali sono guarda questo video).
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