Premetto che sono una mamma fortunata. Posso infatti contare su molti aiuti: non uno, non due, bensì quattro nonni. E volendo anche su di una bisnonna ancora decisamente in gamba. Per di più lavoro su turni, ho quindi sempre mezza giornata libera (che poi libera si fa per dire) e conosco i miei giorni di riposo con discreto anticipo. Insomma per me è molto raro trovarmi nella situazione di non sapere a chi lasciare la mia bimba per poter sbrigare affari che si sconsigliano fortemente di fare assieme a un minore di due anni.
Eppure può anche succedere che i nonni abbiano altro da fare (per quanto mi riguarda – ripeto, siamo molto fortunati – è un evento più unico che raro, visto che si taglierebbero un braccio piuttosto che dire di no a una richiesta di aiuto che sfiori anche lontanamente la loro nipotina) o che un evento improcrastinabile scombini tutti i programmi studiati a incastro come fossero pezzi di un puzzle. Beh signori e signore, ho scoperto che non esistono solo i nonni o i baby sitter – professionisti o improvvisati che siano – esistono anche i baby parking. Che detta così non suona molto bene, “parcheggio di bambini”, in realtà sono una sorta di asilo/ludoteca dove il tuo piccolo può essere portato in caso di necessità. Non serve l’iscrizione, si paga a ore (spesso fanno degli abbonamenti che si possono usare nel corso dell’anno) ed è aperto anche ai bimbi più piccoli, ai quali viene in genere assegnata una persona affinché siano seguiti singolarmente, una tata esclusiva insomma (anche solo per i cambi di pannolino). E ho visto che sono ormai diffusissimi in tutta Italia: basta fare una semplice ricerca in rete con la parola Baby parking che fioccano siti, nomi e indirizzi.
In realtà sono posti che mamma (o papà o altro adulto che sia) e bambino, possono frequentare anche insieme: per giocare con altri coetanei, partecipare a laboratori creativi o semplicemente passare un paio d’ore fuori casa in modo diverso. Ecco, forse l’ideale sarebbe proprio quello di iniziare a frequentarlo assieme prima di lasciare il pupo solo quando serve, anche solo per avere un’ora di libertà o relax (penso soprattutto a chi non ha i famosi nonni su cui contare). Ovviamente ha un costo: la mia piccola esperienza, che riguarda un baby parking a Milano, può dire 10 euro all’ora, con possibilità di abbonamento da 40 h a 320 euro (per i bimbi sotto i 2 anni) o a 250 per quelli più autonomi. L’ingresso col genitore (o un adulto) viene invece 9 euro.