Meno di un bambino britannico su 10 gioca regolarmente all’aria aperta. Meno di uno su dieci?!? Sono rimasta sconvolta quando ho letto i risultati di un’indagine commissionata dalla National Trust, una fondazione nata nel 1835 per difendere gli spazi verdi e i luoghi storici del Regno Unito. Che tv, smartphone e consolle dilagassero nelle case di oggi lo sapevo, ma che un terzo dei ragazzini under 12 non si sia mai arrampicato su un albero e non sappia andare in bici mi sembra incredibile. E la cosa più sorprendente è che questo avviene non per mancanza di spazi adeguati ma più perché mamma e papà sono troppo ansiosi e temono che i propri figli si facciano male.
Alla luce di questi risultati, che risalgono a due anni fa, la National Trust è corsa ai ripari e ha stilato un elenco di giochi ed esperienze da fare all’aria aperta prima dei 12 anni lanciando, e rilanciando anche questa primavera, la campagna “50 cose da fare prima di avere 11 anni e tre quarti” per riavvicinare i più piccoli alla natura. Si va dalla caccia alle cicale, al rotolare già da una collina, oppure correre a braccia aperta imitando l’aeroplano, fare una torta di fango, fino a nuotare in mare o in un fiume.
Anche in Italia la situazione non sembra molto migliore: secondo un’indagine di Save the Children per l’85% dei ragazzini i videogiochi sono l’intrattenimento principale.
Oddio, anche io sono un po’ ansiosa. Rinchiuderò in casa pure io la mia piccola quando sarà più grande? La cosa mi spaventa, perché io, che ho vissuto in un piccolo paese dove prati e campi non mancavano, moltissime delle cose elencate dalla National Trust le ho fatte, e quei ricordi e quelle esperienze sono state bellissime: costruire una capanna con gli amici, esplorare stagni o fossi, scalare colline o dare la caccia agli animaletti. E chissenefrega delle cadute, le sbucciature, i tagli o gli acquazzoni presi. Quanto era divertente, quanto ci piacevano le gite in bicicletta o i pic nic improvvisati, senza considerare, aggiungo ora, quanto faccia bene (medici ed esperti lo ripetono continuamente ai genitori) stare all'aria aperta e muoversi. Un’altra generazione, sì. Pensate che se oggi a meno di un bambino su dieci viene permesso di giocare abitualmente all’aria aperta, la media per la generazione precedente, sempre secondo i dati National Trust, era di uno su due.
Ora mi stampo l’elenco lo stampo e me lo appendo in casa: me ne ricorderò man mano che cresci, bambina mia, spero di riuscire a farti fare tutte le cose imperdibili che bisogna fare prima dei 12 anni. Ecco, magari la ricerca di uova di rana o la gara con le lumache la fai da sola con papà. Ok?