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Gabriella Pession: tonsille, che incubo

«Da bambina un mese sì e uno no le placche in gola mi costringevano a letto, ma i medici dicevano di non toglierle. Risultato? Da grande mi fanno impazzire»

«Le tonsille? Cose da bambini, direte», spiega Gabriella Pession. «Infatti quand’ero piccola mi mettevano ko. Ma anche da grande…».
Ecco la confessione dell’attrice a OK.

«Qualche anno fa le mie tonsille si sono fatte sentire. Con bruciori, dolori, febbre. Un episodio mi ha letteralmente stesa: è stato così violento che hanno dovuto farmi iniezioni di antibiotici per venti giorni, per porre freno a un terribile ascesso. Alla fine ero talmente a pezzi, così debole e sfinita, che a stento riuscivo ad alzarmi la mattina.

Gruppo San Donato

A letto un mese
Direte voi: le tonsille sono cose da bambini. E infatti i primi problemi li ho avuti intorno ai 12 anni. Andavo a scuola, e un mese sì e uno no ero a letto con la gola in fiamme. La mamma chiamava il medico di famiglia, lui chiamava lo specialista, insieme mi sottoponevano a mille visite, analisi, tamponi…
Ma poi, il responso era sempre lo stesso: le mie tonsille erano un disastro, però era meglio lasciarle dov’erano. “Se sono lì c’è un motivo”, sentenziavano concordi. “Sono una difesa per l’organismo”. Io non so se i medici avevano ragione.
Togliere o non togliere le tonsille è un dilemma antico, su cui da sempre si confrontano scuole di pensiero diverse. E quando andavo a scuola io prevaleva la corrente non interventista. Così, fra una crisi e l’altra, sono andata avanti per una decina d’anni.

Allora vivevo negli Stati Uniti e facevo pattinaggio artistico a livello agonistico. Ogni volta che le tonsille si risvegliavano, arrivavano anche i dolori articolari e alle ossa, e l’impiego inevitabile degli antibiotici, che mi toglievano tutte le forze rendendo faticosissimi gli allenamenti. Ho tenuto duro solo con la forza di volontà.

Finché, a 21 anni, tutto è improvvisamente finito. E le tonsille hanno smesso di darmi fastidio. Niente più infiammazioni, niente più dolori, niente più febbre. “Evidentemente sono guarita”, ho pensato, “e ho fatto bene a non operarmi”. Ma era un’illusione, durata poco. Infatti il problema si è riproposto più violento che mai.

Sul set con la gola in fiamme
Il clou nel 2006, in Spagna. Stavo girando Las 13 rosas, un film di Emilio Martinez che racconta la storia di 13 ragazze fucilate dai franchisti: nel pieno delle riprese, ecco la mia gola di nuovo in fiamme. Un vero incubo. Le tonsilliti da adulti sono molto più dolorose. Ancora una volta sono stata costretta a ricorrere agli antibiotici, a sopportarne le conseguenze, a lavorare nonostante la debilitazione.
Ricordo di aver girato alcune scene in pieno agosto, con un caldo infernale, 39 di febbre e sotto antibiotici. In una di queste recitavo la parte di una donna sottoposta a tortura. E mai, credetemi, la mia espressione è stata più veritiera e convincente!
Operarmi? Non ho ancora deciso. Nel frattempo, ho iniziato a curarmi da me. Come? Con il metodo delle nonne, che mi ha suggerito il mio truccatore: dieta ricca di vitamine e sali minerali (verdure e frutta), sciacqui e soprattutto spennellature locali di tintura di iodio».

Gabriella Pession (testo raccolto da Marilisa Zito per OK La salute)

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