Tutto inizia con un po’ di nausea, ma poi i sintomi diventano sempre più insistenti. Pallore, sudorazione, vertigini, vomito, mal di testa, sonnolenza. Insomma la chinetosi, chiamata più semplicemente mal d’auto o mal di viaggio, rischia di rovinarci la gita fuori porta.
Ecco allora alcuni consigli, ricordando che comunque ci sono anche farmaci che possono risolvere il problema.
Il primo trucco è quello di sistemarsi nella zona più stabile del veicolo, di solo la parte centrale della nave, sui sedili anteriori dell’auto o su quelli posteriori, ma al centro. Evitare di guardare fuori dal finestrino laterale ma solo davanti a sé. Non fissare tablet o telefonino e non leggere, rendere minimi i movimenti di testa e corpo, e per distrarsi preferire l’ascolto di musica. Anche tenere gli occhi chiusi o dormire riduce il rischio di avvertire il disturbo. Non viaggiare dopo pasti pesanti a base di fritti e grassi o a stomaco vuoto.
Meglio consumare un piccolo pasto prima della partenza e spezzare il digiuno durante il viaggio con piccoli spuntini magari a base di grissini, pane e crackers, evitando le bevande gassate e frutta o gli agrumi che al sopraggiungere della nausea possono portare più facilmente al vomito.
La nausea può essere stimolata anche dall’aria viziata, dal caldo e anche dagli odori intensi. Una passeggiata sul ponte della nave o il finestrino semiaperto nell’auto consentono di attenuare i sintomi. Se si è predisposti al mal d’auto, meglio mettersi alla guida. Il controllo visivo della strada previene il disturbo. Viaggiare di notte è preferibile rispetto al giorno perché sono minori gli stimoli visivi che possono causare e accentuare la chinetosi.
Al sopraggiungere dei sintomi sospendere il movimento, se possibile. Per esempio se si viaggia in auto meglio fermarsi, scendere e fare qualche passo. Mettersi distesi, meglio se a occhi chiusi, quando i sintomi sono particolarmente intensi. Se si è vomitato è importante reidratarsi. Aiuta bere, a piccoli sorsi, bevande calde come tè zuccherato o acqua e limone.
Francesco Bianco
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