Chiunque abbia affrontato una dieta dimagrante seria, seguita da uno specialista, sa che praticamente sempre vengono inseriti due spuntini, uno a metà mattina e l’altro nel pomeriggio. Questo per evitare di arrivare molto affamati a pranzo e a cena, rischiando i non riuscire a controllarci.
Ma come dev’essere lo spuntino perfetto? Semplice, sano, povero di grassi, che apporti i nutrimenti necessari al nostro organismo. La frutta fresca di stagione è molto indicata, da consumarsi anche sotto forma di spremuta, ad esempio quella di agrumi in autunno e in inverno. Una valida alternativa è rappresentata dalla frutta oleosa, che sazia e appaga il palato: tre o quattro noci, otto o dieci mandorle. Attenzione, però non di più perché questo tipo di alimento è molto calorico.
Si possono scegliere anche un pacchettino di crackers o di grissini, a patto di controllare bene l’etichetta perché tra gli ingredienti non ci devono essere strutto, grassi idrogenati e “oli vegetali” come l’olio di palma.
Lo spuntino perfetto rimane comunque la verdura cruda, soprattutto quella pratica anche da portare in ufficio, come carote, pomodori ciliegini, cetrioli, rapanelli e insalata belga. Sono fonti preziose di vitamine, minerali, antiossidanti, fibra e acqua. Rappresentano un integratore naturale che protegge dallo stress ossidativo a cui siamo continuamente sottoposti.
Inoltre è fondamentale non dimenticarsi di bere, anche tra i pasti. Volendo si può integrare l’apporto di liquidi con tisane calde, tè o caffè senza zucchero.
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