La secchezza oculare colpisce soprattutto le donne in menopausa, a causa delle variazioni dei livelli ormonali, i bambini, che per la loro altezza si trovano nella fascia più inquinata dell’aria, e gli assidui utilizzatori dei dispositivi elettronici. Chi soffre della sindrome dell’occhio secco, oltre ad assumere prodotti terapeutici che sostituiscono la funzione lacrimale carente, dovrebbero seguire alcune regole importanti.
Innanzitutto, è necessario evitare l’esposizione diretta ai sistemi di condizionamento e stare alla larga dagli ambienti troppo secchi e privi di umidificazione e dalle aree fumatori. Un altro passo importante è controllare la dieta: bere molta acqua, mangiare frutta e verdura in abbondanza e assumere vitamina B3, B6, B12 e Omega3/Omega, aumentano l’idratazione generale dell’organismo e di conseguenza la produzione lacrimale.
In caso di secchezza persistente, sarebbe meglio sospendere o limitare l’uso di lenti a contatto, specie se queste non sono “usa e getta”: meglio indossare gli occhiali da vista e quelli da sole, soprattutto se siamo esposti a raggi UVA o UVB.
Infine, per alleviare il bruciore e gli arrossamenti, via libera a impacchi tiepidi nell’area perioculare con acqua e malva, bicarbonato o acqua borica.
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