La medicina cinese usa le proprietà del tè da millenni. Ottimo per i sintomi del raffreddore quello bianco, che proviene dai germogli della pianta, raccolti solo in alcuni giorni di primavera all’alba, e, a differenza della versione nera, non prevede alcun tipo di fermentazione, ma soltanto l’appassimento seguito dall’essiccamento all’aria.
Anche la preparazione è diversa: la temperatura di infusione deve essere di circa 70° per un tempo di 1 o massimo 2 minuti. Il tè bianco ha un grande numero di antiossidanti: è infatti ricco in particolare di polifenoli. Tutti i tè ne contengono ma il tè bianco molti di più, tanto da essere il più consigliato da bere quando si ha il raffreddore.
I benefici dei polifenoli sono innumerevoli: oltre a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi, riducendo gli effetti dell’invecchiamento, sono ottimi antinfiammatori, ma anche antibatterici e antivirali.
Secondo la medicina tradizionale cinese il tè bianco stimola il nostro sistema immunitario, accelera il metabolismo, è indicato per il mal di gola per le sue proprietà antibatteriche e antivirali, aiuta anche a eliminare il catarro.
Inoltre in questi giorni che ci lasciamo andare a qualche bicchierino in più è ottimo, perché oltre a depurare l’organismo, grazie alle catechine, che fanno sempre parte dei polifenoli, aiuta a farci smaltire più velocemente gli eccessi dell’alcol.
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