Mangiare sano è fondamentale per vivere bene e a lungo. Per ridurre il rischio di ipertensione, diabete e alcuni tipi di tumore, strettamente correlati a sovrappeso e obesità, dovremmo prestare attenzione non solo a cosa mangiamo ma anche a quanto riempiamo il nostro piatto.
«L’accumulo di grasso a livello addominale, tipico con l’avanzare dell’età, e i chili di troppo aumentano le probabilità di incorrere in malattie cardiovascolari, metaboliche e tumorali» spiega Luigi Fontana, docente di Medicina e Nutrizione all’Università di Brescia e alla Washington University di Saint Louis. La soluzione, quindi, è mangiare meno per mantenerci magri e vivere meglio e più a lungo: la restrizione calorica, infatti, rallenta i processi di invecchiamento e dunque l’accumulo di danni molecolari che causano diverse malattie.
Ciò non significa però digiunare ma «ridurre di circa un terzo le calorie giornaliere o settimanali, facendo nel contempo attenzione alla qualità della dieta. Favorendo, cioè, cibi ricchi di vitamine, fibre e sali minerali, quindi verdure, cereali integrali non raffinati e legumi, e mangiando con parsimonia le proteine animali» continua il professore.
Una strategia alternativa, in studio alla Washington University, è il digiuno intermittente. Di che si tratta? Consiste nel mangiare, per due giorni non consecutivi alla settimana, solo verdure cotte e crude, a volontà, condite con un cucchiaio di olio d’oliva. I dati preliminari indicano benefici a livello di riduzione di peso, massa grassa, colesterolo e pressione sanguigna.
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