«Oltre a bere molto, possiamo portare in tavola finocchi e sedano – spiega Giorgio Donegani, direttore scientifico della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare – che ha anche un effetto energizzante, perché contiene sostanze che stimolano le ghiandole surrenali».
I finocchi poi sono preziosissimi: contengono pochissime calorie, 31 ogni cento grammi e in più sono contemporaneamente poveri di grassi, ma ricchi di fibre. Inoltre dispongono di una buona dose di vitamine A, B e C, oltre a tanti sali minerali. Un toccasana sia per combattere la stanchezza che per aiutare le ossa.
Il finocchio ha anche effetti diuretici, stimola la produzione di pipì e l’eliminazione delle tossine. È utile anche per la digestione: aiuta ad eliminare l’aria che si trova nell’intestino e nello stomaco e a combattere la fermentazione del cibo.
Aggiungiamo poi il limone, ricco di vitamina C. Va benissimo il classico limone spremuto in un bicchiere di acqua tiepida che va molto di moda in questo periodo. «Berlo al mattino è un vero toccasana che stimola la diuresi e la motilità intestinale – spiega Donegani – oltre ad avere proprietà antisettiche e disinfettanti».
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