Uno studio della britannica University of Reading, pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition, ha indagato gli effetti di mezzo litro di succo d’arancia bevuto tutti i giorni per due mesi da un gruppo di 37 persone con un’età media di 67 anni: il risultato sarebbe un miglioramento dell’8% delle capacità cognitive, a partire dalla memoria. Ora, è vero che lo studio è piccolo, ed è altrettanto vero che gli stessi ricercatori sono prudenti e fanno presente la necessità di nuove ricerche, ma tengono anche a sottolineare che ci sono sempre più evidenze scientifiche sul ruolo che i cibi ricchi di flavonoidi potrebbero svolgere nella lotta al declino cognitivo.
Che dire? Prendiamone atto e godiamoci le nostre spremute fresche, certi che in questo modo ci facciamo del bene e che molto probabilmente lo facciamo anche al nostro cervello.
MV