Frullati e centrifugati di frutta e/o verdure fresche sono dissetanti, ricchi di sali minerali e consentono di fare il pieno di vitamine idrosolubili come la C e quelle del gruppo B, tra cui l’acido folico. Ma quale dei due preferire? Spiega Lucilla Titta, ricercatrice presso l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano dove è coordinatrice del programma SmartFood IEO per l’educazione alimentare e la divulgazione scientifica: «I centrifugati separano la polpa dalla buccia, lasciando nel bicchiere solo il succo concentrato di acqua, vitamine e sali minerali: viene persa e sprecata tutta la parte fibrosa dei vegetali, importante nell’alimentazione, e si accumulano gli zuccheri contenuti nella frutta in poco volume. Nei frullati, invece, la presenza di fibra abbassa l’indice glicemico del preparato, così da favorire un assorbimento più lento degli zuccheri e limitare picchi glicemici in chi lo beve».
Il consiglio? Aggiungete al vostro frullato un po’ di frutta secca: contiene i grassi buoni (monoinsaturi e polinsaturi) che faciliteranno l’assorbimento delle vitamine A, E, K presenti in frutta e verdura che, essendo liposolubili, hanno appunto bisogno della presenza di grassi per essere assimilate.
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