Da genitori riempiamo le giornate ai nostri figli convinti di offrire loro tante opportunità di svago, salute (se pensiamo allo sport) e crescita personale, ma non sempre è così. Innanzitutto mica tutti i bambini vogliono darsi da fare! Il problema è che pensando di aiutarli finiamo per organizzare ogni piccolo dettaglio della loro giornata incastrando il catechismo con il corso di inglese e l’allenamento sul campo calcio. Ma così, non è detto che stimoliamo il loro sviluppo cognitivo. Anzi: secondo un recente studio della University of Colorado Boulder per i nostri figli vivere in giornate rigidamente organizzate pregiudica le funzioni esecutive, ovvero la loro capacità di cavarsela da soli.
Quindi che fare? Insistere con l’organizzazione convinti che così avranno più opportunità di esprimersi o chiudere con le attività extrascolastiche e lasciare che le cose vadano come vadano? Il consiglio sta nella saggezza popolare, ovvero nel mezzo. Indubbiamente i bambini si divertono in alcune attività, come giocare a calcio o andare a scuola danza, che possono rientrare in una ferrea organizzazione. Ma poi rilassiamoci e diamo retta a questi ricercatori, lasciando degli “spazi” che i nostri figli siano liberi di gestire come meglio credono.
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