Dobbiamo scordarci la semplicità con cui prendevamo un volo aereo prima della pandemia generata dal coronavirus. Volare ai tempi di Covid sarà sicuramente più complicato. Le compagnie aeree stanno mettendo a punto dei protocolli insieme alle autorità sanitarie internazionali e nazionali. Sicuramente tra i provvedimenti ci sarà la misurazione della temperatura corporea, l’obbligo di indossare le mascherine protettive e i guanti di lattice, oltre al distanziamento tra i passeggeri. Le più colpite da queste nuove indicazioni saranno soprattutto le compagnie low cost che riuscivano ad imbarcare molte persone sullo stesso volo per ottenere un prezzo più basso.
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Volare ai tempi di Covid: le ipotesi allo studio
Ci dovrà essere il distanziamento al check-in. Questo renderà le operazioni di imbarco particolarmente complicate. Basti pensare a cosa succede negli aeroporti nei giorni di partenza di molte persone. Si sta studiando un accesso a prenotazione, distanziato di alcuni minuti per ogni passeggero. Gli aeroporti dovranno procedere a continue sanificazioni, così come sui velivoli. La compagnia aerea Emirates il 15 aprile scorso ha fatto partire la sperimentazione di un test rapido del sangue pronto in 10 minuti per controllare i passeggeri in partenza da Dubai verso Tunisi.
Volare ai tempi di Covid: con la febbre sarà impossibile volare
Le indiscrezioni che trapelano dai comitati tecnico-scientifici che stanno guidando i governi nella fase delicatissima di un ritorno parziale alla normalità confermano che tutte le compagnie dovranno usare i termoscanner, ossia i rilevatori di temperatura. Chi avrà dai 37,5 gradi in su non potrà prendere l’aereo. Sarà invitato a tornare a casa in isolamento e a mettersi in contatto con il proprio medico di base. La temperatura sarà presa non solo alle partenze, ma anche agli arrivi. Tutte le compagnie dovranno mettere a disposizione dei propri clienti dei dispenser con gel igienizzanti, che saranno forniti anche dalle strutture degli aeroporti. Il controllo documenti dovrà obbligatoriamente avere delle barriere in plexiglass. Non ci saranno più i bus navetta che fino a qualche tempo fa portavano i passeggeri agli aerei. L’accesso sarà possibile solo attraverso i cosiddetti “finger”. Si tratta dei tubi che portano direttamente sull’aeromobile. Questo per evitare gli affollamenti che sempre si creano sulle navette e sulle scale che portano all’interno dell’aereo. Anche l’ingresso attraverso i finger sarà gestito dal personale della compagnia per evitare che si formino code. I posti sul volo saranno contingentati e posizionati a una distanza adeguata.
Il problema del distanziamento sull’aereo
Tra le ipotesi che sono sul tavolo quello di lasciare almeno un posto libero tra due passeggeri, anche se per alcuni velivoli non sarebbe sufficiente per avere almeno un metro di distanza. Naturalmente, come si diceva, le più in affanno su queste soluzioni sono le low cost. La compagnia aerea Ryanair è fortemente contraria a questa ipotesi, mentre altre linee aeree economiche avvertono che i prezzi subiranno una forte impennata. Secondo Ryanair anche lasciando libero un posto tra due passeggeri la distanza sarebbe di 45 centimetri, quindi comunque insufficiente.
Anche l’uso del bagno in volo non sarà più “libero” com’è stato finora. Bisognerà sempre avvertire il personale di bordo per evitare assembramenti e file davanti alla toilette.
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