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Come capisco che il fisioterapista è un vero professionista?

A un anno dalla nascita dell'Ordine professionale dei fisioterapisti la Fnofi fa un bilancio della situazione nel nostro Paese

Come riconoscere un vero fisioterapista? Sono 70.338 i fisioterapisti iscritti nell’Ordine professionale. L’età media è di 43 anni, in maggioranza sono donne, il 58,5% del totale, ma tra i più giovani la tendenza si inverte, con il sorpasso dei ragazzi nella fascia di età sotto i trent’anni. Ormai c’è più di un fisioterapista ogni 1000 abitanti.

Come riconoscere un vero fisioterapista: i principali ambiti professionali

Numerose le applicazioni:

Gruppo San Donato

  • la maggior parte di loro svolge l’attività nel settore muscoloscheletrico e reumatologico,
  • il 17,1 in ambito neurologico,
  • il 13,2 nelle geriatrie e nei luoghi “di comunità”,
  • in ambito cardio respiratorio e di area critica il 10,3%,
  • il 2,9% nell’età pediatrica,
  • infine l’1,7% lavora nell’area sportiva.

Tanti gli italiani che hanno bisogno dell’intervento di un fisioterapista

Il loro ruolo è notevolmente cresciuto negli ultimi anni, complice una maggiore consapevolezza delle loro abilità e dell’invecchiamento costante della popolazione. In Italia il 44,9 % della sua popolazione – stiamo parlando di 27 milioni di persone – avrebbe bisogno di interventi riabilitativi. Le esigenze rispecchiano le percentuali di specializzazione dei fisioterapisti:

  • il 61,2% ha disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico,
  • il 18,9% ha disturbi sensoriali.

Ancora in troppi scelgono spesso per ragioni economiche o di mancanza di prestazioni vicino a casa di curarsi con antidolorifici e antinfiammatori che possono essere utili nella fase acuta, ma che assolutamente non risolvono il problema e hanno diversi effetti collaterali.

Come riconoscere un vero fisioterapista: l’impegno della Fnofi

Ecco perché il tema di quest’anno è “la fisioterapia in tutti i luoghi di vita”. «Ormai non c’è alcun dubbio sul ruolo chiave della fisioterapia nel garantire il diritto alla salute. Nella giornata in cui si celebra la Fisioterapia nel mondo, Fnofi dichiara il proprio impegno: nei prossimi mesi lanceremo una campagna per raggiungere i cittadini e censire meglio la totalità del bisogno riabilitativo.

Se c’è un sommerso di cure perse, abbiamo la necessità e il dovere di proporre al sistema quelle soluzioni che consentano davvero di offrire risposte ai 27 milioni di italiani che necessitano di riabilitazione, anche attraverso l’utilizzo e la gestione delle nuove tecnologie». Melania Salina è vicepresidente Fnofi.

Oltre 30.000 i non professionisti

Uno degli obiettivi della Giornata della Fisioterapia è quello di contrastare i cosiddetti millantatori. Persone che senza avere il titolo richiesto e le competenze svolgono comunque attività riabilitativa. Un dato su tutti: le persone che operano nel settore sono 100.000. Significa avere 30.000 persone che esercitano la professione senza titoli idonei.

Ma come si può riconoscere un vero fisioterapista da un millantatore?

Ecco alcuni suggerimenti:

  • verificare che il titolo di laurea sia stato rilasciato da un’università Italiana e, in caso di titolo estero, che abbia ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Salute;
  • chiedere di verificare l’iscrizione a una delle associazioni rappresentative dei fisioterapisti;
  • verificare se, durante la visita fisioterapica, è richiesta la visione della documentazione clinica esistente;
  • chiedere sempre il rilascio della corrispondente ricevuta fiscale, in caso di libero professionista.

Chi non rientra nella categoria dei fisioterapisti?

Non rientrano nella categorie dei fisioterapisti le seguenti categorie lavorative:

  • diplomati isef;
  • laureati in scienze motorie;
  • chinesiologi;
  • osteopati;
  • chiropratici;
  • shiatsu-terapisti;
  • massaggiatori sportivi;
  • idrokinesiterapisti;
  • posturologi.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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