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CAR-T per i tumori del sangue: cosa sapere

Grazie a questa terapia crescono i successi nel trattamento dei tumori del sangue

Si chiamano CAR-T e sono le terapie del presente e del futuro per le leucemie, i linfomi e i
mielomi. Sono in grado di potenziare il sistema immunitario che così riesce a riconoscere
e aggredire questi tumori del sangue.

CAR-T per i tumori del sangue: il ruolo di AIL

E a cinque anni dall’arrivo in Italia di questo trattamento, prosegue la campagna “CAR-T– Il futuro è già qui” promossa da AIL –Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma e ideata con l’obiettivo di fare educazione su queste innovative terapie cellulari.

«L’arrivo delle CAR-T in Italia è stato atteso per lungo tempo e quando finalmente queste terapie si sono rese disponibili hanno generato molte aspettative e domande. AIL ha subito avvertito la necessità di scendere in campo con un’informazione chiara e corretta» racconta Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL.

CAR-T per i linfomi

«Le CAR-T rappresentano più che una speranza concreta per quei pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali. Il loro impiego sta ottenendo successi insperati fino a pochi anni fa in pazienti che non avevano più alcuna possibilità terapeutica». Le terapie con cellule CAR-T hanno ottenuto i primi successi nei linfomi e hanno reso possibile la guarigione di molti pazienti altrimenti inguaribili. Questo perché la loro malattia si era dimostrata resistente a tutte le cure disponibili, farmacologiche e anche trapiantologiche.

«Le terapie con cellule CAR-T nei linfomi a cellule B hanno reso possibile la guarigione di molti pazienti altrimenti inguaribili visto che la loro malattia si era dimostrata resistente a tutte le cure disponibili». Alessandro Rambaldi è Professore Ordinario di Ematologia, Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, Università di Milano e Direttore Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Risultati positivi anche nei mielomi

Oggi le CAR-T iniziano a essere utilizzate anche contro i mielomi in pazienti che avevano esaurito qualsiasi altra alternativa terapeutica, prolungandone la sopravvivenza anche di diversi anni. «Per il mieloma multiplo le CAR-T sono state utilizzate in pazienti che avevano esaurito qualsiasi altra alternativa terapeutica, triplicando la sopravvivenza rispetto a quella attesa in assenza di questa terapia». Michele Cavo è Professore di Ematologia all’Università degli Studi di Bologna, e Presidente del Working Party Mieloma Multiplo GIMEMA. «I dati clinici attualmente a disposizione consentono di offrire ai pazienti affetti da questa malattia un messaggio di concreta speranza e ottimismo».

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