Secondo le più recenti stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su cecità e ipovisione, si calcola che almeno 2,2 miliardi di persone nel mondo vivano con una disabilità visiva. In Italia, le gravi limitazioni visive colpiscono l’1,9% della popolazione dai 15 anni in su, il 5% di chi ha più di 65 anni e l’8% degli over 75. Alla luce di questi dati, è evidente quanto sia importante per questi individui poter contare su un sistema di lettura e scrittura condiviso a livello internazionale.
Il Braille, ideato agli inizi del XIX secolo dal non vedente francese Louis Braille, si basa sulla combinazione di 6 punti in rilievo e percepibili al tatto, disposti all’interno di un rettangolo ideale in cui si muove il polpastrello della mano. La combinazione di questi punti è possibile in 64 modi differenti, corrispondenti alle lettere dell’alfabeto, ai simboli matematici, alla punteggiatura e alle note musicali. Grazie a questo sistema, riconosciuto universalmente, i ciechi e gli ipovedenti possono leggere, scrivere e comunicare tra loro in forma scritta.
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Braille: da oggi ciechi e ipovedenti potranno accedere alle informazioni presenti sulle confezioni dei prodotti
In occasione della Giornata Nazionale del Braille, che si celebra il 21 febbraio, l’azienda piemontese Arti Grafiche Parini presenta il TQ Braille™, un sistema che permette ai consumatori con menomazioni visive di accedere alle informazioni presenti sulle confezioni dei prodotti, mediante l’utilizzo del Braille.
Come funziona il TQ Braille™?
Il TQ Braille™, presente sul packaging di un prodotto di qualsiasi categoria, si compone di una cornice di punti che riproducono la parola QR in caratteri Braille. All’interno si trova un QR code collegato a una pagina web con tutte le informazioni relative a quello specifico prodotto, leggibili e ascoltabili attraverso sistemi di screen reader (come, ad esempio, VoiceOver di iOS e Talk Back di Android). In questo modo, l’individuo può rapidamente accedere alle dichiarazioni nutrizionali, alle istruzioni d’uso, alle direttive per lo smaltimento e così via.
La stampa a punti, tipica del sistema Braille, può essere inserita su diverse aree della confezione, con dimensioni differenti e su vari tipi di imballaggio. Il costo è davvero esiguo e la procedura si può applicare a prodotti di qualsiasi settore merceologico.
Ci sono già aziende che inseriranno il TQ Braille™ nei loro packaging
«Vogliamo che con TQ Braille™ si compia un vero passo in avanti per quanto riguarda i diritti del consumatore, declinandoli in un mondo sempre più inclusivo e accessibile», commenta Alberto Parini, CEO & Founder di Arti Grafiche Parini. «I primi riscontri delle aziende Food&Beverage e il patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti dimostrano che siamo sulla buona strada». Ci sono già aziende, infatti, che introdurranno il TQ Braille™ in alcuni loro packaging. Queste sono Costadoro Spa, Candioli Srl e Caseificio Pugliese F.lli Radicci Spa.
La strada verso la piena inclusione passa soprattutto da queste preziose iniziative, come confermano Gianni Laiolo, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino, e Alessio Lenzi, responsabile del comitato informatico. «La tecnologia, se usata con sapienza, può avere un impatto estremamente positivo sulla vita delle persone con disabilità visiva», dicono i due. «Grazie a TQ Braille™ sarà più semplice, per chi non vede o ha gravi minorazioni visive, accedere a informazioni altrimenti difficili da trovare».