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Ayahuasca: cosa dice la scienza sul tè degli sciamani?

Se ne sta parlando molto perché sta diventando una droga da usare per sballarsi. Si tratta in realtà di una bevanda millenaria, che potrebbe avere anche effetti positivi, se utilizzata nel modo opportuno e sotto una vigile guida esperta

L’Ayahuasca è un tè psicoattivo originario dell’Amazzonia, dove è impiegato dagli sciamani in riti religiosi, che hanno una storia antichissima.

Cosa contiene?

Si tratta di una miscela di due piante tropicali:

Gruppo San Donato

  1. la Banisteriopsis Caapi,
  2. la Psychotria Viridis.

Viene chiamata anche vino dell’anima, perché contiene una sostanza che induce una profonda alterazione dello stato di coscienza, la Dmt o Dimetiltriptammina. Questa molecola, che ha un effetto fortemente psichedelico, viene metabolizzata velocemente dal fegato, facendone durare poco l’effetto.

Per ovviare a questo, la miscela contiene anche una sostanza capace di inibire il lavoro degli enzimi epatici, permettendo quindi alla DMT di avere gli effetti cercati. In Italia la sostanza è vietata, mentre negli Stati Uniti la Suprema Corte ha concesso il diritto a usarla, basandosi sul Religious Freedom Restoration Act, una legge che tutela le cerimonie religiose.

Quali sono gli effetti cercati?

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Psychopharmacology induce un’esperienza introspettiva simile a un sogno caratterizzata da visioni e ricordi autobiografici ed emotivi. Tra le altre cose produce euforia e grande rilassatezza.

In molti ormai viaggiano fino in Amazzonia per partecipare ai riti

Esiste un turismo legato al consumo di questa sostanza, con persone di tutto il mondo che viaggiano fino all’Amazzonia per partecipare a questi riti. Nelle cerimonie c’è sempre uno sciamano che resta vigile per guidare il “viaggio” e assicurarsi che nessuno possa farsi male durante le visioni. In genere queste cerimonie avvengono di notte. Gli effetti appaiono dopo circa un’ora e possono durare fino a sei.

Ayahuasca usata come sostanza stupefacente

L’uso di questo tè psicoattivo preoccupa soprattutto per il suo uso ricreativo, legato allo sballo.

Ci sono alcuni effetti collaterali che possono essere molto importanti:

  • ansia,
  • diarrea,
  • nausea,
  • vomito,
  • sensazione di panico,
  • paranoia.
  • Uno studio della Western University of Health Sciences College of Pharmacy in California ha dimostrato che l’uso della ayahuasca può essere fatale, soprattutto se la miscela non è preparata nel modo giusto. Inoltre, vivendo allucinazioni c’è il rischio di farsi male. Ecco perché nei riti c’è uno sciamano che controlla e guida il viaggio.

Interazione con farmaci e integratori

Non si deve dimenticare che può interagire anche con diversi farmaci:

  • antidepressivi,
  • alcune medicine contro la tosse,
  • litio,
  • farmaci per la malattia di Parkinson,
  • metadone,
  • pillole per perdere peso,
  • integratori a base di iperico.

Devono starne assolutamente lontani chi:

  • soffre di schizofrenia o altre malattie mentali,
  • ha problemi cardiaci,
  • ha malattie ai reni e al fegato.

Ci sono anche effetti benefici per la salute?

Alcune ricerche sostengono che l’uso controllato di ayahuasca potrebbe offrire diversi benefici soprattutto per la salute mentale e il benessere emotivo. Si tratta però perlopiù di studi piccoli o svolti in laboratorio o sugli animali. Va anche sottolineato che negli studi i ricercatori usano la miscela esatta e calcolata al milligrammo, cosa impossibile da fare quando si compra per lo sballo.

Effetti protettivi sul cervello?

Uno studio dell’Università di Oslo sostiene che l’assunzione di DMT possa portare a una alta produzione di proteine antistress e antiossidanti.

Un altro studio pubblicato sulla rivista Journal of Biomedical Research sostiene che possa avere effetti neuroprotettivi e di rafforzamento cognitivo perché ridurrebbe i livelli di infiammazione. La ricerca però per il momento si è fermata al modello animale e non è stata fatta ancora sugli esseri umani.

Mindfulness

Un piccolo studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Pharmacology sostiene che assumere una volta a settimana per quattro settimane equivale a un corso di otto settimane di mindfulness per ridurre lo stress.

Effetti sull’umore e le emozioni

Una ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Report sostiene che l’Ayahuasca avrebbe un’attività antidepressiva. Un altro studio pubblicato sulla rivista Psychopharmacology ha seguito un gruppo di persone che ha partecipato ad alcune cerimonie in Amazzonia. I risultati confermano che i sintomi di depressione e stress siano significativamente diminuiti, soprattutto in chi soffre di depressione maggiore e non risponde ai trattamenti standard.

Cura le dipendenze?

Un piccolo studio che ha coinvolto una dozzina di persone ha dimostrato una sensibile riduzione del loro uso di alcol e cocaina. Gli stessi risultati non si sono avuti per chi usasse cannabis o oppiacei. Anche in questo caso però l’esperienza era guidata da un esperto.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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