Non solo esperti, addetti ai lavori e professori. Sui sedili rossi dell’aula magna che ha ospitato i workshop interattivi e all’interno degli stand esperienziali che hanno popolato l’evento “Atelier della Salute: esperienze, percorsi, soluzioni per vivere… meglio!” si sono sedute e spostate intere classi di studenti, circa 400 proveniente da licei e istituti superiori.
Sensibilizzare i giovani
Un’occasione importante, per loro, come per i 2.300 ospiti della due giorni organizzata dalla Scuola di Medicina e Chirurgia e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, per prendere appunti, fare domande e imparare le regole base della prevenzione. Nozioni basilari, come quelle del mangiare sano e del fare attività fisica regolarmente, che sfuggono facilmente dalle mani e dalla quotidianità, fatta di impegni, ma anche di tanta pigrizia e indifferenza alle tematiche di benessere e salute.
Il filo rosso della prevenzione
Con l’attenzione concentrata sulla realtà campana e su Napoli, con i suoi pregi e i suoi difetti, gli incontri organizzati all’Atelier della Salute hanno tratteggiato i capisaldi della prevenzione nei confronti delle malattie croniche a più alta incidenza nella popolazione mondiale (diabete, patologie cardiovascolari e tumori). Patologie ad alta mortalità, ma soprattutto prevenibili. Il tema della prevenzione è stato sviluppato da esperti e professori attraverso diverse aree tematiche e all’interno di ognuna si è cercato di sfatare qualche falso mito.
I numeri dell’Atelier
Oltre ai dibattiti con i professori, numerose le iniziative proposte nelle giornate del 22 e 23 settembre 2017: 30 stand esperienziali, per scoprire le novità sui grandi temi che riguardano la gestione della propria salute; 5 show cooking, frutto della collaborazione tra esperti di nutrizione della Federico II, chef internazionali e chef campani; 10 attività per l’area benessere, dove si sono alternate performance sportive, tecniche di rilassamento, sessioni di Tai-chi, preparazione atletica ed appuntamenti per passeggiate nelle aree verdi del complesso ospedaliero, tre seminari sulle esperienze della Regione Campania in Europa e circa 20 diverse visite mediche specialistiche gratuite.
Una novità, un esempio da seguire per tutto il Sud
L’apertura della cittadella universitaria ai cittadini, con incontri e dibattiti sulla salute, è stata una grande novità per la Campania, per Napoli e per l’intera Italia meridionale, dove non è ancora diffusa la tendenza al dialogo diretto con il cittadino per sensibilizzare su prevenzione e corretti stili di vita. Un esempio da imitare, per tutti gli altri ospedali del Mezzogiorno, ma soprattutto un evento da ripetere nei prossimi anni alla Federico II di Napoli.
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