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Arrivano i vaccini anti Covid aggiornati: quando è meglio farli?

Sono gratuiti per tutti, ma ci sono diverse categorie di persone a cui è raccomandato. Ecco tutto quello che c'è da sapere

I vaccini anti Covid aggiornati arrivano tra un paio di settimane. L’annuncio arriva direttamente dal ministro della Salute, Schillaci, che ha spiegato che è inutile fare quelli vecchi. La vaccinazione sarà gratuita per chiunque e potrà essere fatta un’unica iniezione per il vaccino anti Covid e quello antinfluenzale.

Vaccini anti Covid aggiornati: a chi sono raccomandati?

Il vaccino non sarà obbligatorio. Resta la raccomandazione per alcune categorie di persone:

Gruppo San Donato

  • chi abbia dai 60 in su,
  • gli immunodepressi,
  • i pazienti oncologici,
  • donne incinte,
  • operatori sanitari e sociosanitari
  • familiari e conviventi di pazienti con gravi fragilità.

Il vaccino consiste in una iniezione valida per dodici mesi. Per i pazienti con forti problemi alle difese immunitarie, su prescrizione del medico curante, le iniezioni di vaccino possono essere due.

Vaccini anti Covid aggiornati anche per chi sia in forte sovrappeso

Anche per persone obese dovrebbero pensare di vaccinarsi.

Dall’inizio della pandemia gli scienziati hanno avvertito che il legame tra obesità e l’infezione provocata da Sars-CoV-2. Anche i giovani, in genere meno colpiti dalla forma grave della malattia, se in forte sovrappeso rischiano di avere sintomi importanti. I motivi sono diversi. Il primo è che spesso chi è obeso ha anche problemi di carattere respiratorio. Avere troppo grasso viscerale è pericoloso, perché comprime diaframma e polmoni.

L’infiammazione data dal forte sovrappeso fa crescere le citochine in circolazione. Sono le stesse proteine che sono tra le cause dei sintomi più gravi di Covid.

Vaccinazione funziona anche per le sottovarianti che stanno circolando ora

Le nuove dosi sono state studiate per contrastare la variante Omicron XBB.1.5. Più del 90% delle varianti circolanti sono suoi parenti stretti. I nuovi vaccini sembrano essere efficaci contro tutti le sottovarianti circolanti nel prevenire l’infezione grave.

Secondo gli esperti dei Centri di Prevenzione e Cura delle Malattie degli Stati Uniti prima si fa il vaccino e meglio è. Anche perché con il passare del tempo potrebbe esserci il rischio di nuovi varianti che potrebbero rendere meno efficace la protezione del vaccino.

I medici sostengono che la vaccinazione alle categorie fragili potrebbero fare la differenza soprattutto nelle ospedalizzazione, che sono la vera paura delle autorità sanitarie.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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