L’influenza stagionale ha fatto il suo ingresso anche in Italia, dopo essere stata sequenziata in Australia. A detta degli esperti la nuova stagione influenzale dovrebbe essere più forte rispetto agli ultimi cinque anni, facendo registrare molti casi. Anche se ci sono stati i primi sequenziamenti in Italia, questo non significa che avremo subito un picco stagionale. Come sempre il maggior numero di casi sarà all’inizio dell’inverno.
In questo articolo
Influenza stagionale: perché il picco in inverno?
L’inizio della stagione influenzale coincide con quella dei forti sbalzi termici. Sappiamo che il freddo mette a rischio la tenuta di alcuni meccanismi di difesa, soprattutto quando si passa da un luogo caldo a uno freddo. A soffrire maggiormente sono le ciglia presenti nel tratto respiratorio iniziale. Entra in tilt e permette a virus e agenti patogeni di entrare nell’organismo. In autunno dominano le cosiddette sindromi parainfluenzali, virus “cugini” dell’influenza che in genere non danno febbre.
In Australia ondata di influenza più forte degli ultimi cinque anni
Del resto basta vedere cosa sia successo in Australia, dove i casi di influenza stagionale sono stati numerosi e i sintomi importanti. L’Australia è di solito il primo Paese in cui appare il classico malanno di stagione, che poi raggiunge il Vecchio Continente, Italia compresa.
In Australia gli esperti hanno registrato il più alto numero di pazienti colpiti degli ultimi cinque anni. con più casi degli ultimi 5 anni. L’andamento della stagione influenzale è simile in tutti i Paesi. Di conseguenza anche in Italia l’influenza dovrebbe avere le stesse caratteristiche.
Influenza stagionale: attenzione alle complicazioni
I sintomi saranno quelli di sempre. In genere si ha subito febbre anche alta, un sintomo respiratorio e uno di malessere generale. Bisogna stare particolarmente attenti alle complicazioni, soprattutto per quanto riguarda i polmoni. Per questo a diverse categorie di persone, come gli anziani, i bambini e gli immunodepressi, si consiglia di vaccinarsi all’inizio dell’autunno.
FONTE: Influnet, Istituto Superiore di Sanità.
Leggi anche…
