Secondo un team di ricercatori dell’Università della Florida, la reazione allo stress cambia non solo da soggetto a soggetto, ma anche a seconda che si tratti di un uomo o una donna.
Per arrivare a tale conclusione, il coordinatore della ricerca, James Harnsberger, ha preso in esame persone che venivano considerate molto “impegnate”, ovvero che facevano parte attivamente di gruppi, siano essi comunitari, religiosi o altro. I membri, partecipanti allo studio, sono stati registrati sia a livello audio che video per verificare eventuali dichiarazioni ingannevoli. Ma non solo: venivano anche “minacciati” di rivelare la verità al gruppo, nel caso la registrazione non fosse stata conforme a quanto affermato.
Lo stress, poi, veniva indotto ai volontari per mezzo di scariche elettriche tarate e personalizzate per ogni singola persona. Le risposte erano infine misurate attraverso la frequenza cardiaca, del polso e per il livello di conduttanza cutanea altrimenti chiamato Galvanic Skin Resistence – si tratta di un test che misura la resistenza elettrica cutanea attraverso l’ausilio di elettrodi applicati direttamente sulla mano che rilevano la variazione dell’umidità delle pelle in relazione a stimoli emozionali.
Dai risultati è emerso che i maschi rispondevano diversamente rispetto alle femmine, a parità di stress indotto. In particolare, la risposta maschile era sempre maggiore rispetto a quella femminile. Per James Harnsberger tale risultato è stato una vera e propria sorpresa. Infatti, si aspettava che la risposta allo stress potesse essere identica tra uomini e donne, invece non è stato così. Negli uomini la risposta era sempre più elevata, come a dire che l’uomo si stressa di più.
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