Nel mese di marzo dello scorso anno, quando stava esplodendo
nella sua drammaticità la prima ondata Covid, il buon senso ci
suggeriva di mettere in atto la prima regola per frenare la
diffusione del virus: evitare contatti ravvicinati (senza
protezioni!).
Quasi sicuramente, se la scorsa estate non avessimo abbassato la
guardia (pensando, senza prove scientifiche, che il virus fosse
cambiato) non avremmo vanificato i sacrifici fatti in primavera.
Ricordo le stupide parole di personaggi famosi (famosi non
sempre vuol dire intelligenti o saggi!) che in quei mesi dicevano
che il virus non esisteva ed era inutile distanziarsi e usare la
mascherina.
Non sono bastati i tanti morti, i dolori delle famiglie colpite, a
farci capire che questo virus è forte e subdolo. Purtroppo ancora
oggi ci sono ignoranti che si comportano come quelli che su una
spiaggia raccolgono conchiglie mentre sta arrivando uno
tsunami. Qualcuno grida loro di allontanarsi perché potrebbero
morire, ma quelli non ascoltano e restano a raccoglier
conchiglie.
Negare senza sapere, seguire il piacere egoista che ti spinge a
fare solo ciò che più ti piace, possono essere virus ancora
peggiori del Sars-CoV-2.
Oggi, per fortuna, abbiamo una speranza in più di farcela ed è
per questo che dobbiamo credere nella forza che un vaccino può
darci. Questa è la decisione migliore per tornare prima alla
normalità. Non dobbiamo aver paura e dobbiamo vaccinarci per
stare bene. Un bene non solo per noi stessi, ma per tutti.
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