Quando eri piccolo e uno dei tuoi genitori ti diceva che eri stato bravo nel fare una cosa il tuo animo si riempiva e ti sentivi forte.
In qualsiasi momento della vita, essere riconosciuti capaci e il sentire la fiducia di chi ci è vicino ci dà sicurezza e ci gratifica. Riuscire a dimostrare le proprie qualità ci aiuta a sentirci utili e a credere in noi stessi. L’uomo è un animale sociale e il suo bisogno più grande è sentirsi accettato e valutato per ciò che può dare agli altri.
Quando si arriva alla vecchiaia, vedersi messo da parte, non sentirsi più coinvolto in nuovi progetti, non sentirsi più messo alla prova, sicuramente crea dolore e depressione. Questo succede comunemente a molti anziani che vengono messi in disparte perché «non servono più». Figli, nipoti, amici cominciano a scordarsi di loro, restano soli con sé stessi o con una badante che non sa nulla del loro passato e mai lo saprà, perché spesso a malapena parlano la stessa lingua.
In giovane età la giungla della vita potrebbe farti credere che valgono solo l’egoismo di essere primi, l’astuzia, l’allearsi con il più forte, ma poi il tempo ti farà capire la forza degli affetti, la carica che possono darti gli occhi di quel vecchio tornato bambino mentre lo ringrazi e gli regali un «bravo!», per quel consiglio che ha voluto darti e che poi forse tu non seguirai mai…