Qualche anno fa piantai in un vaso di terra il nocciolo di una nespola dolcissima che avevo appena mangiato. Era così buona che mi affascinava l’idea di veder nascere un giorno un nespolo
sul mio balcone e mangiare i suoi frutti che immaginavo speciali, ma ancora di pi mi piaceva pensare che potesse nascere una pianta che avrei sentito tutta mia. Non era la prima volta che piantavo semi di frutti da me mangiati, ma forse la terra non adatta dei miei vasi, il clima non ideale del mio balcone, il periodo dell’anno sbagliato e le mie nulle conoscenze di agraria non portavano mai ad alcun risultato.
Poi improvvisamente un giorno in quel vaso spuntò un germoglio! Non ero sicuro all’inizio cosa potesse essere, perché avevo piantato semi di pi frutti nel tempo, ma non appena le foglioline presero forma si presentò il mio nespolo. Oggi è già un alberello ed è felice nel gran vaso di terracotta che si è meritato.
Intanto mi sono fatto una cultura sull’argomento e se tutto va bene a ottobre vedrò maturare le prime figlie della dolcissima nespola da cui tutto è nato.
Qualche giorno fa un mio paziente contadino mi ha ricordato un vecchio detto popolare: Col tempo e con la paglia maturano le nespole, una metafora per far capire che, se si vogliono ottenere buoni risultati in una qualsiasi attività, bisogna avere molta pazienza. Io ho sempre creduto nella pazienza come segreto per aver successo e raggiungere i traguardi sperati. Questa estate, guardando le forti foglie della mia pianta e le nespoline che diventeranno grandi col sole dei mesi più caldi, capirò ancora di più il perché.
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