Perchè io non ho mai avuto intenzione di morire! E così è stato. Di giorno mi documentavo, andavo in biblioteca, cercavo qualsiasi informazione su come si viveva in Inghilterra a quell’epoca, sulle invenzioni, i personaggi realmente esistiti, qualsiasi cosa fosse inerente all’argomento. Di notte, complice l’insonnia, scrivevo al computer. Ho conosciuto tutti gli effetti collaterali della chemioterapia e a causa dell’abbassamento delle difese immunitarie sono stata ricoverata in ospedale per tre volte: polmonite, infezioni, persino la temutissima influenza suina; non mi è stato risparmiato niente.. ho perso i capelli, ho avuto problemi alle mani e alla bocca, (non riuscivo a mangiare quasi nulla), ma ovunque andassi portavo con me i miei fogli, la mia mappa di Londra, la mia fantasia e la mia voglia di lottare, con tutte le forze. Il romanzo, La locanda del cigno nero, è stato pubblicato nell’aprile di quest’anno dalla casa editrice “Gruppo Edicom” e recentemente sono stata invitata dall’associazione VITA (Vivere Il Tumore Attivamente) per parlare della mia esperienza.
Nell’ottobre 2011 sono ritornata dietro alla mia scrivania, sono un’assistente sociale, in ruolo presso l’ASL TO5 di Chieri, comune in cui vivo insieme alla mia famiglia, attorniata da amici e colleghi. Sono profondamente convinta di una cosa: non possiamo decidere quali esperienze vivere, ma possiamo decidere come affrontarle. Non ho mai smesso di ringraziare Dio e nonostante quanto mi è successo io mi considero una persona fortunata…
Beatrice Ponzio, 45 anni, Chieri (To)
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