Dopo la gravidanza e l’allattamento possono comparire smagliature e cicatrici. Se fino a oggi le neomamme al mare ricorrevano a parei per evitare di mostrare i segni del post gravidanza adesso si ricorre al Mommy Make-over. Si tratta di un insieme di procedute chirurgiche e non chirurgiche che mirano a rivitalizzare e rinnovare l’aspetto fisico delle donne dopo la nascita del loro bambino. L’obiettivo principale? Migliorare le aree del corpo più colpite, come seno e addome.
In questo articolo
Cos’è il Mommy Make-over?
Un Mommy Makeover non è un intervento unico, ma un insieme di procedure personalizzate per ogni neo mamma. Le aree più comunemente trattate sono l’addome e il seno, ma il trattamento può includere anche altre parti del corpo.
Mommy Make-over: i trattamenti più richiesti
Le procedure più richieste includono:
- Addominoplastica (Tummy Tuck): rimuove l’eccesso di pelle e grasso dall’addome e può anche rafforzare i muscoli addominali, spesso allentati o separati durante la gravidanza.
- Mastopessi o mastoplastica additiva/riduttiva: la mastopessi solleva e rimodella il seno cadente, mentre la mastoplastica additiva utilizza impianti per aumentare il volume del seno. La mastoplastica riduttiva, invece, riduce le dimensioni del seno per alleviare il disagio fisico.
- Liposuzione: rimuove il grasso in eccesso da aree specifiche come addome, fianchi, cosce, e schiena, migliorando il contorno corporeo.
- Gluteoplastica: in alcuni casi, le madri possono optare per un lifting dei glutei o l’aumento del volume tramite innesti di grasso o impianti.
Mommy Make-over: per le smagliature
Gli studi dicono che le smagliature in gravidanza e post parto riguardano il 90% delle donne:
- sia le strie di colore rosso/violaceo, più infiammatorie,
- sia quelle madreperlacee o bianche, più rappresentate nell’addome e nei fianchi, per la rapida estensione della cute associata ai cambiamenti ormonali e di peso.
«La prima terapia è la loro prevenzione, iniziando dalle attenzioni nutrizionali, fisiche e cutanee fin dai primi giorni della gravidanza», sottolinea il Professor Pier Antonio Bacci, del Centro Medico per le Malattie Vascolari e Patologie Estetiche di Arezzo. Occorre stare attenti a non usare farmaci, creme, integratori o tecniche che non siano prescritte dal medico. Dopo qualche mese dalla fine dell’allattamento, ci si può affidare a un trattamento che applica un campo elettromagnetico sottovuoto (V-EMF terapia) sulla stria gravidica (SG) addominale consentendo di “riempire” gradualmente la smagliatura. Il tutto senza controindicazioni sotto il sole, ma permettendo una ritrovata capacità di abbronzarsi.
Mommy Make-over: trattamenti non chirurgici per l’addome
I trattamenti non chirurgici più indicati per l’addome.
- Con l’EMSCULPT NEO si attivano due terapie in un’unica procedura: riduzione del grasso e incremento muscolare. Dopo il trattamento le cellule di grasso in eccesso vengono rimosse dal corpo e le fibre muscolari iniziano un processo di crescita.
- VANQUISH ME, una radiofrequenza,è ideale per la riduzione della circonferenza dell’addome, dei fianchi e delle cosce. La procedura BTL VANQUISH ME lavora attraverso il riscaldamento selettivo del tessuto adiposo inducendo la cellula adiposa a un processo chiamato apoptosi, cioè distruzione programmata della cellula. Ciò porta a una riduzione del numero di cellule adipose e quindi a un dimagrimento. Il trattamento consiste in 5 sedute di 45 minuti, da effettuare una volta alla settimana.
- Exilis 360 è un dispositivo medicale per il trattamento rapido non invasivo dei depositi di grasso,ideato per il rimodellamento del corpo. Permette di trattare accumuli adiposi e lassità cutanee sia del viso sia del corpo unendo radiofrequenza monopolare e ultrasuoni ad alta frequenza. Il trattamento consiste in 5 sedute da effettuare una volta alla settimana.
- EMSELLA: il trattamento post partum più necessario è proprio una sera di sedute dell’EMSELLA. Si tratta di una poltrona sulla quale si sta comodamente seduti, da vestiti,che trasmette in tutta sicurezza al “pavimento” pelvico le onde elettro magnetiche prodotte.
Mommy Make-over: per la cicatrice post cesareo
Spesso le neo mamme devono fare i conti anche con la cicatrice post parto cesareo. Secondo i dati del Ministero della Salute, solo nel 2021 in Italia hanno interessato quasi 1 donna su 3. In questo caso l’incisione lede completamente, trapassandoli, i vari strati cutanei, tendinei e muscolari.
Proprio per questo la cicatrice è spesso causa di un importante rilassamento di tutto l’addome, che talvolta si manifesta con due distinte protrusioni:
- una addominale, che coinvolge tutto il tessuto cutaneo soprastante la lesione,
- una pubica, immediatamente sotto la lesione.
La buona notizia è che è in corso uno studio sull’applicazione di Biodermogenesi. I risultati preliminari finora ottenuti lasciano ben sperare. Sembra davvero possibile che dopo i 9 mesi di cambiamenti al corpo, grazie alla nuova metodologia è possibile portare in spiaggia solo il meglio del parto: ovvero il proprio bambino.
Mommy Make-over: per il viso
Il trattamenti non chirurgici più indicati per il viso , per rendere la cute più fresca e luminosa dopo la gravidanza sono i seguenti:
- Hydrafacial insieme a PRP e Aquagold: bastano due o tre sedute in un mese per ritrovare quella cute più giovane e luminosa;
- EMFACE: contribuisce al ringiovanimento e al rimodellamento del viso mediante la riduzione delle rughe e il miglioramento della lassità cutanea mediante la tonificazione e il sollevamento dei muscoli e della pelle.
Benefici del Mommy Make-over
Le donne scelgono un Mommy Make-over per vari motivi, tra cui:
- Recupero della fiducia: molte donne sperimentano un calo dell’autostima fino ad arrivare a una depressione post partum anche a causa dei cambiamenti corporei post-gravidanza. Il Mommy Make-over può aiutare a ritrovare la fiducia nel proprio aspetto.
- Risultati personalizzati: ogni Mommy Make-over è unico e progettato per soddisfare le esigenze e i desideri specifici della paziente.
- Riduzione dei tempi di recupero: combinare più procedure in un’unica seduta chirurgica riduce i tempi di recupero complessivi rispetto a sottoporsi a interventi separati.
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