C’è il rapporto tra alimentazione e longevità tra i temi più discussi nella XIII Conferenza mondiale The Future of Science che si è tenuta a Venezia sull’isola di San Giorgio. Particolare attenzione hanno avuto i risultati di uno studio condotto da Elio Riboli, direttore della School of Public Health all’Imperial College di Londra e professore di Igiene all’Università Humanitas di Milano.
Gli stili di vita diventano fondamentali dopo i 55 anni?
“Settant’anni è un traguardo importante nella vita di ciascuno di noi – spiega Riboli. – Arrivare a questa età in forma è cruciale per vivere a lungo in salute. Chi ha invece problemi ha meno probabilità di avere una vita lunga. Dipende sostanzialmente da cosa mangiamo, da quanto movimento facciamo e da quanto pesiamo“. La ricerca ha dato risultati molto interessanti. I volontari sono stati divisi in due gruppi. Il primo seguiva una corretta alimentazione, faceva movimento e non fumava. Il secondo aveva comportamenti scorretti.
I risultati della ricerca
“Il 93% delle persone del primo gruppo a settant’anni era ancora vivo e la maggior parte di loro godeva di buona salute – spiega ancora Riboli. Le evidenze scientifiche ci dicono che chi ha uno stile di vita sano in quella fascia di età ha buone possibilità di vivere a lungo. Nel secondo gruppo invece le percentuali di sopravvivenza si riducevano a causa di malattie cardiovascolari e tumori”.
La dieta vegetariana è più indicata per la prevenzione delle malattie?
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
Future of Science: qual è il futuro della scienza?
Pier Giuseppe Pelicci: «Ecco le nuove armi anti cancro»
Chiara Tonelli: «Il 40% dei tumori può essere evitato»
Donati: «Dieta mediterranea scudo anti malattie croniche»