Fisioterapia e osteoartrite. Dopo due anni dedicati al recupero dalla conseguenze di Covid, quest’anno la Giornata Mondiale della Fisioterapia è dedicata all’osteoartrite. Si tratta di una delle malattie più diffuse al mondo. Si stima che globalmente siano circa 520 milioni le persone affette, ed è la 11° causa di disabilità a livello mondiale. In Italia interessa circa 4 milioni di persone, l’80% degli anziani e circa il 18% delle persone in età lavorativa. L’artrosi può colpire qualsiasi articolazione del corpo ma le sedi maggiormente interessate sono anca, ginocchio, mano, colonna vertebrale. Per conoscere tutte le iniziative dell’AIFI, l’associazione dei fisioterapisti italiani, per la Giornata Mondiale basta cliccare qui.
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In età giovanile sono più colpiti gli uomini
Prima dei 40 anni, gli uomini hanno maggiori probabilità di esserne colpiti. Molte persone mostrano segni di osteoartrite alla radiografia, spesso al raggiungimento dei 40 anni, ma solo la metà ha i sintomi. Tra i 40 e i 70 anni, le donne sviluppano la malattia più frequentemente degli uomini. Dopo i 70 anni, la patologia si sviluppa nella stessa misura in entrambi i sessi.
Fisioterapia e osteoartrite: utile nella prevenzione, indispensabile nella gestione
Quali sono i sintomi dell’osteoartrite?
I sintomi dell’osteoartrite hanno una progressione lenta, ma costante. All’inizio interessa una sola articolazione per poi diffondersi anche alle altre. In genere si comincia con le dita o il collo, ma anche anca e ginocchio.
Il sintomo principale è un dolore, che diventa acuto quando si svolgono attività che comportano un carico. L’articolazione può essere rigida dopo il riposo notturno o dopo un periodo di inattività. Questa rigidità di solito si riduce dopo 30 minuti, in particolare se si muove l’articolazione.
Fisioterapia e osteoartrite: prima si interviene, meglio è
A lungo andare l’articolazione può diventare meno mobile e, alla fine, incapace di estendersi o flettersi completamente. La neoformazione ossea e di altro tessuto può ingrandire l’articolazione. Durante il movimento dell’articolazione le superfici cartilaginee irregolari causano attrito o scricchiolio sviluppando dolore.
Il ruolo dei fisioterapisti è davvero centrale in questa malattia. Un recentissimo studio ha sottolineato come l’esercizio fisico guidato sia da preferire all’uso di antidolorifici e antinfiammatori. L’obiettivo della giornata mondiale della Fisioterapia è quello di chiedere a gran voce che tutti i pazienti abbiano la possibilità di accedere a cure adeguate.
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