I virus che sono in circolazione in questo periodo non causano solo forti raffreddori, mal di gola e brividi lungo la schiena ma anche fastidiosi disturbi gastrointestinali che obbligano a fare la spola tra il letto e la toilette, come nausea e mal di pancia.
La nausea è uno dei sintomi più frequenti. I motivi possono essere moltissimi, sia organici, sia psicologici. È un avvertimento che segnala che qualcosa a livello dello stomaco e/o dell’intestino non va. Può essere lieve, moderata o grave. Capita quando abbiamo mangiato troppo, o quando abbiamo ingerito del cibo che ci ha fatto male. Può essere scatenata anche dall’assunzione di alcuni farmaci o da terapie particolarmente impegnative come quelle chemioterapiche. Se è un episodio saltuario si può provare con farmaci da banco come Biochetasi o il magnesio idrossido. Ovviamente se la situazione perdura nel tempo non va sottovalutata e bisogna rivolgersi al proprio medico curante o a un professionista come il gastroenterologo per capirne i motivi. Ci sono anche diversi rimedi naturali, come ad esempio lo zenzero o la tisana allo zenzero.
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Nausea e mal di pancia: evitiamo finché possibile gli antidiarroici
L’influenza intestinale, chiamata dagli esperti “virosi intestinale”, è un’infezione virale che colpisce l’intestino. Anche se si corre in bagno più volte al giorno, in preda a dolorose fitte addominali, bisogna evitare di prendere antidiarroici: è meglio lasciare che il disturbo faccia il suo corso e che il corpo si depuri. Tra l’altro i farmaci contro la diarrea se presi spesso possono far diventare pigro il nostro intestino. Dopo ci metteremo molto tempo per tornare alla normale regolarità.
E se è presente anche il vomito?
Quando è presente il vomito, si può ricorrere a un antiemetico come il metoclopramide. Va ribadito che gli antibiotici sono inutili, anzi, dannosi, perché influiscono negativamente sulla flora batterica intestinale, già provata dalla malattia. Anche in questo caso se è un episodio possiamo semplicemente aspettare che passi. Se ci capita spesso dobbiamo rivolgerci al nostro medico curante.
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