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Legionella a Milano
Aumentano i casi di legionella a Bresso, ai confini di Milano, e si attestano a tre i decessi. I pazienti colpiti dal batterio sono in cura in ospedale, e alcuni sono già stati dimessi, ma si teme che le infezioni possano aumentare.
La maggior parte delle persone colpite risiede o lavora nella parte Ovest della città. Ancora non si capisce come il batterio si sia potuto diffondere così rapidamente, ma considerato il grande numero di malati in così poco tempo sotto osservazione c’è la rete idrica. Ma il vapore infetto potrebbe avere altre origini, ad esempio le torri di raffreddamento di alcuni impianti industriali.
Gli esperti dell’Ats Città metropolitana di Milano sono al lavoro per individuare la specie di legionella in azione. I primi esami microbiologici sono stati effettuati ma per avere i risultati bisogna attendere giorni. Autorità ed esperti suggeriscono semplici pratiche per prevenire infezioni. Evitare di bagnare i giardini utilizzando pompe con diffusori a spruzzo, no alle canne per irrigare gli orti lasciate al sole. Attenzione anche agli apparecchi per aerosol: meglio usare acqua in bottiglia per riempirli. E prima di fare la doccia calda, tenere aperto il rubinetto senza respirare il vapore.
Sintomi
La legionella, o legionellosi, è un’infezione provocata da un batterio, che si chiama appunto legionella (esattamente legionella pneumophila) e colpisce i polmoni. Sono due le conseguenze dopo essere stati contagiati: la prima è la malattia del Legionario, che è la forma più grave e causa una forte polmonite, mentre la seconda è la febbre di Pontiac, una forma più leggera di infezione.
I sintomi sono piuttosto generici. Per la malattia dei Legionari quelli più frequenti sono raffreddore, tosse, febbre, mal di testa, dolori muscolari, astenia, perdita d’appetito. Possono comparire anche disturbi renali e diarrea.
La febbre di Pontiac, che guarisce in pochi giorni, ha sintomi del tutto simile a un’influenza; quindi febbre, brividi, mal di testa e malessere generale.
Dove si trovano
i batteri responsabili
I batteri che causano questa malattia vivono in acqua. Il loro habitat preferito è l’acqua calda, con una temperatura compresa fra i 25 e i 55 gradi. Si possono trovare nei fiumi, nei laghi, negli stagni e nelle sorgenti, anche termali. Da qui possono entrare anche nelle condotte cittadine, negli impianti idrici degli edifici e nelle tubature.
Come avviene il contagio
La trasmissione avviene attraverso le particelle d’acqua nebulizzate, presenti ad esempio nelle docce, nelle fontane, nei rubinetti e negli impianti di condizionamento. La legionellosi non si trasmette da persona a persona.
Chi colpisce
Chiunque può ammalarsi di legionella. Sono più a rischio però gli uomini anziani. Le probabilità s’impennano per i consumatori di alcol abituali e per i fumatori. Colpisce in modo più grave chi ha il sistema immunitario debole, come i pazienti di diabete, tumori o Hiv. La febbre di Pontiac colpisce individui comunemente in buono stato di salute.
Diagnosi
Per capire se siamo stati colpiti da legionella è necessario un test di laboratorio. In primis si procede a una radiografia del torace, poi i test di funzionalità renale completate con isolamento del batterio in coltura (espettorato, sangue, eccetera), la ricerca degli antigeni urinari e del titolo anticorpale.
Cura
Il trattamento prevede una terapia antibiotica. Difficilmente si arriva alla morte, se non nei casi in cui l’infezione sia particolarmente acuta e non venga diagnosticata in tempo.
Prevenzione
Ci sono delle linee guida messe a punto dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dallo European working group for legionella infections (Ewgli). Oltre alle raccomandazioni per gli enti pubblici per quanto riguarda gli acquedotti, bisogna assolutamente ricordare che è fondamentale che gli impianti di condizionamento siano installati in modo idoneo. È necessario poi fare un’accurata pulizia e disinfezione dei filtri dei condizionatori. Inoltre occorre decalcificare periodicamente i rompigetto dei rubinetti e i diffusori delle docce, sostituendo anche le guarnizioni e altre parti usurate degli impianti idrici. Per evitare la stagnazione di colonie batteriche occorre svuotare, pulire e disinfettare i serbatoi di accumulo dell’acqua come gli scaldabagni e le tubature.
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