Di fronte ai segnali che possono farci sospettare un infarto in corso, chiamare il 118 è d’obbligo. La tempestività dei soccorsi, non lo si ripeterà mai abbastanza, è tutto per arginare possibili danni al cuore. Anche in pronto soccorso: di routine la ricerca di marcatori specifici, rilasciati nel sangue quando c’è una lesione al tessuto cardiaco, che in qualche ora conferma la diagnosi di infarto.
Ridurre ulteriormente i tempi di attesa in pronto soccorso, si può: con il test da sforzo, lo stesso a cui si sottopone chi fa sport agonistico. Come spiega in questa intervista Alberto Margonato, primario della Cardiologia clinica – IRCCS Ospedale San Raffaele Milano.
21/08/2014