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Fisioterapisti in Italia
In Italia si sono più fisioterapisti abusivi che professionisti (veri). A darci questa fotografia sono i dati dell’Associazione italiana fisioterapisti (Aifi, l’unico ente certificato privato del settore): sono circa 100.000, infatti, i fisioterapisti abusivi stimati, mentre quelli “con le carte in regola” sono circa 60-65.000. «Chiediamo a gran voce un Ordine professionale perché non solo i cittadini ci contattano per verificare se il titolo di studio di un fisioterapista è valido, ma lo fanno spesso anche le amministrazioni pubbliche o gli enti assicurativi» spiega il presidente Aifi, Mauro Tavarnelli. L’operazione, però, «spesso è complicata, soprattutto quando si tratta di titoli vecchi o stranieri».
Nelle mani di fisioterapisti professionisti
Ma quali sono gli accertamenti da fare prima di affidarsi alle mani di un fisioterapista? Bisogna assicurarsi che sia in possesso della Laurea in Fisioterapia o abbia titoli equipollenti che determinino la sua abilitazione. Generalmente un professionista partecipa poi ai corsi di aggiornamento secondo il sistema Educazione Continua in Medicina (ECM). Inoltre, si può verificare l’iscrizione ad Aifi, che costituisce un ulteriore elemento di conferma che stiamo trattando con un fisioterapista qualificato (anche se l’iscrizione non è obbligatoria). Infine, il fisioterapista professionista rilascia la ricevuta di pagamento che non è soggetta a Iva perché si tratta prestazione sanitaria.
Quando, invece, ci può aiutare l’intervento di un fisioterapista? Di seguito tutti i casi in cui l’aiuto del professionista può servirci per alleviare o risolvere problemi. La lista è stilata dagli esperti Aifi nell’ambito della campagna #LeManiGiuste
Il ruolo dei fisioterapisti in gravidanza o dopo il parto
Può aiutare in caso di disturbi fisici, dolori o incontinenza. Nel periodo post-parto o dopo interventi all’utero o all’addome, infatti, possono verificarsi queste situazioni e il fisioterapista aiuta, mediante degli esercizi specifici del pavimento pelvico, a ricostruire quell’equilibrio funzionale e muscolare che aiuta la tenuta della parete addominale e della vescica e il rilascio su comando.
Da piccoli
Quando i bambini sono piccoli possono aver bisogno di fisioterapia per quanto riguarda problemi posturali, scoliosi o problemi respiratori.
Dopo traumi o incidenti
Da giovani ci si può rivolgere al fisioterapista dopo traumi o incidenti sportivi, molto frequenti durante gare, partite, sfide a livello agonistico (ma non solo). Aiuta a riabilitarsi e a recuperare il normale stato di salute, con il massimo potenziale possibile.
In età lavorativa
La fisioterapia può aiutare anche gli adulti in età lavorativa, quando stress o posizione ripetute (e scorrette) in ufficio possono causare l’insorgenza di disturbi posturali o da sovraccarico.
I fisioterapisti dopo interventi o ricoveri
Il fisioterapista può aiutare molto dopo interventi chirurgici o ricoveri ospedalieri, ad esempio in seguito di infarto, ictus, tumore, trapianto, protesi.
I fisioterapisti quando l’età avanza
Più in generale, quando l’età avanza e compaiono i primi dolori articolari e mal di schiena tipici dell’invecchiamento, la fisioterapia può giovare, non solo per restare attivi, ma anche per rallentare il processo di decadimento fisico.
I fisioterapisti in caso di Parkinson
Gli individui con malattia di Parkinson possono giovarsi di un programma fisioterapico per migliorare l’equilibrio e il cammino. In sinergia con la terapia farmacologica prescritta dal medico, il fisioterapista può aiutare il paziente a “ricostruire” i movimenti che, a causa della malattia, ha perso o danneggiato. Si allenano a svolgere piccole, ma importanti, attività come alzarsi dal letto o vestirsi.
In seguito a patologie respiratorie
Il fisioterapista può aiutare anche nella riabilitazione delle patologie respiratorie in bambini, adulti e anziani.
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