Per l’artrosi, anche per quella che colpisce il ginocchio, sono indicate le terme, perché acqua e fanghi si potenziano a vicenda. Numerosi studi hanno confermato che un ciclo all’anno di 12 giorni di cure termali (rimborsato dal servizio sanitario, dietro prescrizione del medico di base o dello specialista), ancor più se associato a leggera attività fisica in acqua, è in grado di ridurre l’uso di farmaci antidolorifici e antinfiammatori e di altre terapie strumentali per curare le ginocchia colpite da gonartrosi. Nel frattempo, tra l’altro, ci si gode un periodo di relax in località magnifiche come Abano Terme.
«In particolare, è consigliata la balneofangoterapia in acque salsobromoiodiche, sulfuree o bicarbonato-solfato-calcico-magnesiache», spiega l’idrologo medico Cristiano Crotti, professore a contratto alla facoltà di medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Milano. «I sali dell’acqua agiscono in modi diversi: antinfiammatorio il cloruro di sodio, rilassante il calcio e il magnesio, nutrienti per le cartilagini i solfuri e i solfati. Il calore dei fanghi rinforza l’effetto: rilassa i muscoli, annullando il dolore e migliorando la circolazione, che così apporta più nutrimento alle cartilagini».
Valeria Sambo – OK Salute e benessere
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