Alimentazione

Alimenti a base di canapa ideali per celiaci e vegetariani

I prodotti alimentari a base di semi di cannabis non hanno nulla a che vedere con la droga. E sono ottime fonti di proteine e grassi buoni. Possono essere utilizzati anche per alimentare cani e gatti. Perché la canapa è definita il maiale vegetale?

Gli alimenti a base di canapa sono moltissimi. Pasta, miele, farina, biscotti, olio, barrette energetiche, proteine in polvere per gli sportivi, bevande, caramelle, pane, sostituti dei formaggi, tisane e persino il pesto. I prodotti a base di semi di canapa si sono prima affacciati nei negozi biologici e in quelli specializzati, per poi approdare nella grande distribuzione. Il giro d’affari calcolato dagli esperti della società londinese Prohibition Partners e rilanciato dal Sole24Ore è di una cifra record di 30 miliardi di
euro nei prossimi dieci anni solo in Italia. La stima non riguarda solo la parte alimentare, ma
anche quella del comparto farmaceutico.

Alimenti a base di canapa: nessun effetto stupefacente

Quando viene tirata in ballo la canapa, o cannabis, si pensa immediatamente alla sostanza
stupefacente. Nel caso alimentare, però, non c’entra niente. Anche se i semi di canapa derivano
dalla pianta della Cannabis sativa, non producono alcun effetto sul nostro cervello. Per legge la
quantità di Thc – la molecola che produce gli effetti psicotropi, cioè lo «sballo» – deve essere
inferiore allo 0,2%, con una tollerabilità che si spinge fino allo 0,6%. Tanto per dare un’idea,
nelle varietà con effetti psicoattivi il Thc varia dal 7 al 27%.

Gruppo San Donato

Alimenti a base di canapa: cosa contengono?

Studi scientifici confermano che dal punto di vista nutrizionale la canapa sia ricca di proteine, grassi buoni come gli Omega 3 e fibre. Contiene antiossidanti e molecole attive che aiutano a rallentare il processo d’invecchiamento delle cellule e in alcuni casi anche gli effetti dello stress.

Non usiamo il sostantivo superfood

«Non scomodiamo l’appellativo di super food, come vengono chiamati oggi gli alimenti healthy,
o salutari che dir si voglia». Carlo Buonerba è ricercatore dell’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale del Mezzogiorno e autore di diverse ricerche internazionali sugli alimenti a base di
canapa. «Le sue caratteristiche sono simili a quelle delle farine di legumi o a quelle prodotte con
altri semi, come quelli di girasole, di chia o di zucca. Il termine super food è un neologismo
inventato dagli esperti di marketing e ripreso dai media. Solo una dieta varia ed equilibrata, che
comprenda frutta e verdura di stagione, cereali (meglio se integrali), proteine vegetali e un po’ di
proteine animali può davvero abbassare il rischio di malattie croniche, come quelle
cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e alcuni tumori. Occorre tornare a sottolineare che un cibo da
solo non può fare alcuna differenza».

Canapa più proteica della soia

Gli alimenti a base di canapa contengono il 30% di proteine vegetali di buona qualità, perché
forniscono l’intera gamma di amminoacidi, come la carne. Per fare un paragone lo stesso
quantitativo di soia si ferma poco sopra al 20%. Nei semi circa la metà del peso è composta da
grassi, perlopiù polinsaturi, compresi i preziosi Omega 3 e l’acido alfa linolenico, ovvero i
cosiddetti grassi buoni. Va ricordato che un’alimentazione sana prevede che il 35% delle calorie
provenga proprio da questi macronutrienti. Discreto il contenuto di fibre, che è intorno al 5%,
mentre ci sono alte quantità di vitamina E e vitamine del gruppo B, oltre a minerali come il
fosforo, il potassio, il magnesio e il ferro.

Alimenti a base di canapa: cosa dicono gli studi scientifici?

«Blog e alcuni giornali assegnano a questi alimenti una serie di benefici per la nostra salute che
sono stati però confermati solo da piccoli studi sull’uomo o su animali o ancora in laboratorio. Non esiste una ricerca scientificamente inattaccabile che dimostri che quello che si dice sia vero. Ad esempio, in molti sostengono che usare l’olio di cannabis come condimento riesca ad alleviare i sintomi di alcuni problemi della pelle come le dermatiti. Esiste uno studio, ma le persone coinvolte in questa ricerca sono appena venti, troppo poco per avere certezze. Molto probabilmente questa azione si deve agli Omega 3, di cui però il pesce azzurro e il salmone sono più ricchi. Per lo stesso motivo si sostiene che mangiare regolarmente alimenti a base di semi di canapa aiuti il cuore a restare in forma. Anche in questo caso è centrale il ruolo degli Omega 3».

La canapa è adatta anche agli sportivi soprattutto vegetariani e vegani

Allora perché si dovrebbe scegliere questi alimenti? «Chiunque può aggiungere cibo a base di
semi di canapa alla propria dieta. A maggior ragione chi ha deciso di scegliere una dieta vegetariana o vegana, proprio perché la canapa è particolarmente proteica ed è ideale anche per gli sportivi. Un piatto di pasta da 80 grammi può fornire più di 20 grammi di proteine».

La canapa, inoltre, non contiene glutine, quindi può sostituire i prodotti a base di grano per i celiaci. «In più non ha lattosio, né soia, per cui è indicata anche per chi ha problemi con questi alimenti. Ricordo ancora una volta che ci sono molti altri prodotti con le stesse caratteristiche e molte volte sono anche più economici. Diciamo che è corretto seguire le proprie personali inclinazioni e i propri gusti».

Alimenti a base di canapa: consigli per l’acquisto

L’offerta a base di semi di cannabis è molto ampia, quindi per orientarsi è bene leggere
attentamente l’etichetta e non farsi ingannare da false promesse. «Ci sono prodotti che hanno
scritto in grande la parola canapa, ma poi ne contengono molto poca. Spesso sono formulati con tanti ingredienti, di cui la canapa è uno solo. Anche in questo caso a dettare legge è il marketing».

Il modo migliore per aggiungere la canapa alla nostra dieta è quella di acquistare direttamente i semi e usarli come ingredienti per realizzare in autonomia degli alimenti, considerando che il gusto della cannabis assomiglia molto a quello della frutta secca. Se usiamo i semi possiamo aggiungerli nello yogurt oppure nell’insalata, ma si può farne anche un pesto per condire la pasta. Se invece usiamo l’olio, meglio utilizzarlo a freddo, perché raggiunge il suo punto di fumo a temperature molto basse.

È il maiale vegetale, non si scarta nulla

La canapa viene chiamata il maiale vegetale perché, esattamente come per i suini, di questa
pianta non si butta via niente. C’è chi sostiene che ci siano 25mila diversi utilizzi, chi addirittura
50mila. Con gli scarti si possono produrre materiali per la bioedilizia, utili per rendere le
costruzioni più elastiche e capaci di resistere alle temperature. Si può produrre carta di ottima
qualità, ottenuta da piante che ricrescono ogni anno, a differenza degli alberi che impiegano
molto più tempo.

La plastica dalla canapa

Ci sono poi diversi tipi di bioplastica biodegradabile dai mille usi. Può diventare
un tessuto resistente con proprietà antibatteriche e antifungine. Si possono realizzare anche
materiali per la costruzione di supercondensatori impiegati nello stoccaggio di energia, materiali
con prestazioni addirittura superiori al grafene. Si possono fare pannelli solari, batterie, elettrodi,
gadget elettronici. Sarà probabilmente l’erede del silicio e del litio, ma a quanto pare la canapa
è ancora meglio, con costi di produzione minori. Ma la canapa può essere utilizzata anche per
sigillare rubinetti e tubi in idraulica, mentre le aziende di cosmesi producono da tempo prodotti
di bellezza con i suoi semi e il suo olio.

Canapa in medicina

C’è poi il comparto farmaceutico che ne fa un grande
utilizzo. Dalla sua ha anche un impatto ambientale degno di nota, perché le piante di cannabis
assorbono quattro volte la quantità di anidride carbonica rispetto agli alberi e bonificano
naturalmente il terreno dalla presenza di alcuni inquinanti.

L’olio che mantiene in forma cani e gatti

Non solo cibo per noi umani, ma anche per i nostri amici a quattro zampe. Sono diverse le
aziende che stanno affiancando alle linee tradizionali quelle con alimenti per pet a base di semi
di canapa. E paradossalmente su questi prodotti ci sono più studi rispetto a quelli destinati alla
tavola degli uomini. Le ricerche hanno scoperto che aggiungere olio di canapa alla pappa di
cani e gatti non solo ne favorisce la digestione, ma permette persino alla loro pelle di essere più
elastica e di attenuare il prurito. È un ottimo alimento anche per le articolazioni e le ossa degli
animali e garantisce loro il pieno di magnesio, zinco e ferro. Diversi veterinari suggeriscono di
unire l’olio o la farina di semi di canapa al cibo tradizionale di cani e gatti.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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