Cittadinanzattiva ha presentato il primo bilancio di Sono un Vip, very invalid people, la campagna di mobilitazione contro gli abusi di potere nei confronti dei cittadini invalidi, a cui hanno già aderito 145 associazioni. Nel Rapporto Pit salute 2011 emergono i problemi principali che affrontano gli utenti. I tempi sono lo scoglio principale. Aumenta il numero di persone che denunciano disservizi. Nel 2010, rispetto al 2009, le segnalazioni sulle invalidità avevano raggiunto il 10,3% (dal 9,1%) del totale di quelle ricevute da Cittadinanzattiva e dal Tribunale per i diritti del malato. I dati parziali del 2011 raggiungono l’11,1%, confermando la tendenza in salita.
Fra le principali questioni l’esito dell’accertamento, ritenuto inadeguato nel 35,3% dei casi, la lentezza burocratica nel 26,3% e i lunghi tempi di attesa per avere i servizi 23,8% e i problemi sulla rivedibilità 14,6% dei casi. Emerge che il 40% delle lamentele riguarda la carenza d’informazione, il disorientamento e la trasparenza delle pratiche.
Sottoaccusa anche i Piani di verifica delle invalidità e l’ingiusta sospensione dell’indennità d’accompagnamento e dell’assegno d’invalidità durante il periodo di revisione. Numerosi gli abusi segnalati dai cittadini. Per questo Cittadinanzattiva ricorda l’importanza di fare questi controlli rispettando le regole. «Non vogliamo difendere gli imbroglioni, ed è per questo che abbiamo scelto il nome Sono un vip, una persona davvero con invalidità», ricorda Cittadinanzattiva – La cosiddetta lotta ai falsi invalidi, si presenta come una scusa per attuare una politica di forte contenimento della spesa assistenziale».
I numeri forniti da Cittadinanzattiva evidenziano infine che nel 2010 un rallentamento dell’aumento della spesa pubblica per gli invalidi: se nel 2009 era aumentata del 7,8% rispetto al 2008, nel 2010 l’aumento è stato solo dello 0,7%. A inizio 2010 è entrata in vigore una nuova procedura, informatizzata, di riconoscimento delle invalidità: nata per facilitare le cose, secondo Cittadinanzattiva ha invece creato molti problemi. Innanzitutto i mezzi informatici non sono praticabili da tutti i cittadini; inoltre, i costi sono lievitati e si arriva a pagare fino a 180 euro per la presentazione della domanda. Poi, in molti casi non vengono rispettati i tempi previsti per la liquidazione delle indennità economiche. Inoltre, solo nel 46% dei casi è stata garantita la presenza del medico Inps nelle Commissioni mediche Asl.